Artigianato Val di Non, bilanci e futuro

Artigianato Val di Non, bilanci e futuro

Viabilità, innovazione, e rapporti con le Istituzioni ed il mondo della Scuola. Queste le direttrici su cui si è mosso il Consiglio territoriale Valle dei Non dell’Associazione artigiani che, con la assemblee comunali di febbraio, ha definito i volti ed i programmi di chi guiderà la categoria a livello di valle nel prossimo quadriennio.

Questo è dunque tempo di bilanci anche in vista del passaggio di consegne tra vecchi e nuovi responsabili soprattutto su problematiche ancora in parte irrisolte ma che sono strategiche per il futuro del comparto.

Di questo abbiamo parlato con il presidente uscente Massimo Zadra che conclude il suo percorso alla guida degli artigiani nonesi dopo sette anni: un mandato pieno di quattro anni ed un secondo, accorciato di uno per allinearsi alle scadenze con quanto succede nel resto d’Italia.

Sono stati anni di grande lavoro e credo anche di buoni risultati grazie alla condivisione di obiettivi e l’armonia che ha caratterizzato questo Consiglio territorialeafferma Zadra.

Uno dei punti su cui il presidente uscente ha più insistito in passato riguarda il rapporto con i Comuni, la Comunità di valle e le altre realtà rappresentative che hanno incidenza sul territorio, rapporto che si costruisce con la partecipazione nelle  amministrazioni.  “Come Associazione Artigiani – spiega  – abbiamo incoraggiato i nostri associati a mettersi in gioco per entrare nei consigli e nelle giunte comunali per rappresentare le attese dell’artigianato, un settore fondamentale per dare prospettive di lavoro e di reddito sul territorio ma anche per garantire quel tessuto di mestieri che sono imprescindibili per la vita della comunità. Lo stesso è stato fatto per i Consigli di amministrazione delle Casse Rurali  e per le altre istituzioni di rappresentanza per dare voce agli artigiani, un impegno che mi auguro venga proseguito anche in futuro”. 

Quanto ai temi sul tappeto, importante rimane la viabilità anche se molto è stato fatto per avvicinare la valle alla città capoluogo con le gallerie di Mezzolombardo e di Taio e la doppia corsia, in salita, sul Sabino. Restano però irrisolti nodi fondamentali a partire dalla circonvallazione di Cles, che sembra a rischio, e i collegamenti con l’Alta valle di Non  con più incontri con gli assessori di riferimento per trovare una soluzione/sistemazione.  Tema irrisolto rimane l’incrocio di Dermulo con contrarietà alla rotatoria ritenuta non agevolativa del traffico e puntare invece ad una soluzione per bypassare l’abitato.

Un capitolo a parte meritano le aree artigianali, a Tuenno: sono stati fatti molti incontri e raccolte le adesioni con vari incontri con la Provincia. I tempi però si sono allungati e molte aziende hanno trovato altre soluzioni. Poi il piano stralcio della area produttive di livello provinciale arrivato in porto dopo numerosi incontri con la Comunità di valle ed i Comuni  e la proposta di ampliamento di quella di Mollaro  a seguito di richiesta di nuovi insediamenti.

Sulla gestione della raccolta rifiuti c’è stato un confronto positivo con la Comunità di valle e il tema va sempre monitorato.

Un punto fermo perseguito in questi anni è il rapporto con gli altri comparti economici,  in primis quello agricolo. Rapporto che si è sviluppato anche con la presenza degli artigiani ad iniziative come Pomaria e Fiorinda: eventi legati soprattutto al mondo contadino ma che sono diventati una vetrina anche per l’artigianato che, in valle di Non, non ha solo una forte componente manifatturiera e nel legno ma anche nel settore alimentare e dei trasformati.

Ragione quest’ultima per la quale come Consiglio territoriale della Valle di Non abbiamo  insistito per ospitare nella nostra l’iniziativa  “A come gusto” uno dei tre eventi con “A come edilizia” e “A come legno” su cui si impegnerà l’Associazione provinciale  nel prossimo futuro”.

Fondamentale è stato pure il rapporto con gli associati con una implementazione dei servizi grazie alla nuova sede di Cles in piazza Fiera ed alla proposta di incontri di aggiornamento e di presa di conoscenza di specifiche problematiche territoriali.

Uno spirito di categoria che visto l’organizzazione, in estate a Sarnonico, della prima festa dell’artigianato noneso, un’idea che Zadra ritiene possa consolidarsi negli anni come momento di  socialità, scambio di conoscenza e di dialogo sulle questioni che accomunano gli associati. 

Artigiani dunque protagonisti a 360 gradi anche nei rapporti con il mondo delle associazioni di  volontariato di cui è ricca la valle e nelle iniziative di solidarietà che ha visto tanti associati in prima fila nell’aiutare terremotati del Centro Italia.

Un lavoro – conclude Zadra – che è stato impegnativo e intenso e di cui ringrazio tutti quelli che , dal personale dell’Associazione ai Delegati e ai colleghi artigiani, in questi due mandati si sono spesi e prodigati nelle varie attività e ruoli a favore dell’artigianato della valle e del Trentino”. 

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