La tutela nel castello di Axirè

La tutela nel castello di Axirè

Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento”.

Lo stabilisce l’art. 24 della nostra Costituzione. Chissà se i Padri Costituenti potevano immaginare tutte le difficoltà che il cittadino italiano avrebbe incontrato nella difesa dei propri diritti.

Di fatto, se sui tempi della giustizia possiamo fiduciosamente attendere il compimento della recentissima riforma realizzata dal Governo in carica, sui costi per potersi difendere con un proprio Legale fiduciario, che oggi costituisce un privilegio non per tutti, la miglior soluzione è decisamente rappresentata dalla possibilità di contrarre una copertura assicurativa. Quest’ultima, a ben vedere, svolge un vero e proprio ruolo sociale che permette a tutti di poter far valer un proprio diritto, non dovendo sostenere alcuna spesa afferente ad una controversia, e questo sia in ambito stragiudiziale che per tutti i vari gradi di giudizio, ma semplicemente versando un premio che sarà tanto più contenuto quanto più limitate saranno le esigenze di copertura.

L’articolo 24, di cui sopra, verrà affisso sulle mura interne del Castello di Axirè per sancire, ancora di più di quanto non si faccia già nel nostro quotidiano, quello che per qualsiasi intermediario assicurativo dovrebbe essere il fondamento della propria attività, che consiste nell’individuare e trasferire i rischi che incombono sulla vita e sull’attività degli Assicurati, per fornire loro la migliore assistenza possibile. La garanzia di assistenza legale dovrebbe riguardare ogni ambito, dalla circolazione stradale, alla vita privata, dalla tutela dell’impresa a quella della professione, proprio perché in ogni articolazione della vita privata e lavorativa si sostanzia un rischio di natura legale. E lo strumento per perseguire il miglior risultato lo abbiamo individuato in una Compagnia specializzata, che svolge professionalmente ciò che dichiara nella sua denominazione sociale, Tutela Legale Spa. La mission di questa Compagnia, fin dalla sua costituzione, è sempre stata quella di valorizzare gli elementi chiave per operare virtuosamente con professionalità, indipendenza e forte attenzione alla relazione.

Indubbiamente il valore dell’indipendenza è anche il tratto distintivo e la vera differenza che abbiamo riscontrato nel tempo nella gestione delle vertenze dei nostri Assicurati con Tutela Legale Spa, che non ha voluto stringere alcun rapporto di collaborazione con nessuna Compagnia del mercato, proprio con l’intento di evitare quelle situazioni di conflitto di interesse che non potrebbero permettere il perseguimento degli interessi e dei diritti di ogni Assicurato. Un secondo elemento non meno importante è quello di consentire ai propri Assicurati la libera scelta del Legale, anche in fase stragiudiziale, senza voler veicolare la decisione, come sempre più spesso accade in altre realtà, su un network di propri avvocati fiduciari scelti dalla Compagnia.

Per poter comprendere meglio l’oggetto sociale e le finalità di Tutela Legale Spa, abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato, Dott. Giovanni Grava che ci ha concesso questa intervista esclusiva.

È così importante il “rischio legale”, da rendere opportuno il suo trasferimento assicurativo?

Consideriamo alcuni semplici elementi di ragionamento. Primo: il nostro Paese è caratterizzato da un elevato livello di contenzioso, che determina un numero complessivo di cause giudiziarie a dir poco abnorme (vedi box 1). È facile essere coinvolti in una controversia, anche per motivi di scarsa importanza. Tra incidenti stradali, dove si tende sostenere sempre di aver ragione anche quando così non è, e liti condominiali, dove spesso prevalgono “questioni di principio” per i panni stesi o il riscaldamento, ci si rende conto che in quasi tutte le famiglie la prospettiva di essere coinvolti in contrasti legali è tutt’altro che remota.  Aggiungiamo poi, secondo, che in Italia non è così facile essere consapevoli delle norme da seguire, non perché siamo meno propensi di altri Paesi a rispettarle, quanto piuttosto per il fatto che le leggi sono talmente numerose e, a volte, oscure nella loro formulazione, che il rischio del loro mancato rispetto è molto più attuale di quanto si pensi.

Da ultimo, infine, i tempi e i costi della giustizia sono talmente imponenti (vedi box 2) che possiamo tristemente concludere che la tutela dei propri diritti è diventato un lusso riservato a pochi! A meno che non si scelga di trasferire il proprio rischio legale ad un operatore professionale, attraverso una garanzia assicurativa. Da questo punto di vista Tutela Legale, la Compagnia che ho l’onore di amministrare, contribuisce a rendere effettivo, attraverso la copertura delle spese legali, il principio costituzionale del diritto alla difesa.

Qualunque situazione è assicurabile?

Ovviamente, come succede in ogni garanzia assicurativa, esistono delle regole contrattuali che ne disciplinano il funzionamento. E delle tipologie di azioni o di controversie, indicate come “rischi assicurati”. Occorre quindi leggere con attenzione il contratto per essere ben consapevoli delle ovvie limitazioni che la polizza prevede o, meglio ancora, poter dare fiducia ad un intermediario assicurativo che possa mettere al servizio dei potenziali assicurati le sue conoscenze e la sua professionalità. Ad esempio, la violazione dolosa di una norma non può essere oggetto di garanzia o, ancora, le vertenze già insorte al momento del perfezionamento del contratto, non potranno essere coperte dalla polizza di tutela legale. Fatte queste doverose premesse, ogni situazione della propria vita, privata o professionale che sia, può trovare una soluzione assicurativa attraverso la ricca gamma di prodotti che Tutela Legale Spa ha realizzato a beneficio della sua clientela.

Un’ultima curiosità: con coperture così ampie, il costo delle polizze inevitabilmente ne risentirà, non è vero?

Credo che nella misura in cui le persone siano consapevoli dei rischi (legali) che corrono, esse siano parimenti coscienti che l’esigenza di tutela dei propri diritti non debba essere penalizzata dalla prospettiva di contribuire in misura equilibrata a sostenerne i costi in una logica di corretta mutualità. In ogni caso, per tranquillizzare i lettori, tutti saranno colpiti dall’eccezionale rapporto prezzo-prestazione delle nostre polizze, nel pieno rispetto del “value for money” che l’Autorità di Vigilanza indica al mercato come principio fondante della tutela del consumatore.

Redazione