Navigare in rete da protagonisti consapevoli

Navigare in rete da protagonisti consapevoli

Navigare nella “rete” da protagonisti consapevoli ed in sicurezza. Il prepotente ingresso di internet nella quotidianità, ha modificato radicalmente i nostri comportamenti ed in particolare il modo di studiare ed informarsi.

L’informazione con la televisione, prima, e la “rete” poi si è si è spostata dalla carta al digitale. Se da un lato, questo, ha portato vantaggi indubbi in termini di velocità ed abbondanza di fonti, dall’altra ha introdotto nuove ed inedite problematiche.

Internet è una fonte inesauribile di informazioni ma nasconde numerose insidie ed un suo utilizzo non consapevole rischia di ottenere il risultato opposto a quanto desiderato: la disinformazione e l’inganno. Lo stesso, poteva succedere anche prima della “rete” ma in modo molto più contenuto.Vediamo alcune semplici regole per non incappare in situazioni svianti e spiacevoli.

La prima regola per non prendere degli abbagli è quello di verificare le fonti di informazione. Facciamo, a tal proposito, una premessa “tecnologica” per capire come sono distribuite le fonti di conoscenza in rete. Il web è una fitta rete di computer interconnessi tra di loro (server).

Su questi grossi computer sono ospitati i domini dei milioni di siti web del pianeta. Un dominio è raggiungibile attraverso un indirizzo (URL) che appare nella riga degli indirizzi del browser (Chrome, Firefox, Safari, ecc …). Un URL (Uniform Resource Locator) è composto da un nome seguito da un suffisso: il nome spesso è quello dell’azienda, dell’ente, del servizio, ecc. il suffisso corrisponde al dominio di primo livello e suggerisce la natura del sito web o la nazionalità.

Ecco alcuni dei suffissi più comuni: .com contenuti di natura commerciale.org organizzazione.it Italia.fr Francia, ecc…

I suffissi sono moltissimi ed è facile, riconoscerli dopo un pò di pratica. Potete comunque perdere qualche minuto per documentarvi in merito ricercando informazioni in internet. Quando si effettua una ricerca su un motore di ricerca (Google, Yahoo, ecc.) si ottengono sovente moltissimi risultati. L’analisi del suffisso da subito ci fornisce delle importanti indicazioni sulla natura delle informazioni ivi contenute.

Il nome spesso non ci dice nulla, ma prima di prendere per oro colato le informazioni che esso ci offre, è sempre possibile fare delle semplici verifiche: su Google, od altro motore di ricerca, digitiamo il nome del dominio seguito dal termine “affidabilità”, “bufale”, “fake news”; è molto probabile che qualcuno, verificate le notizie riportate in questo sito, metta all’erta su possibili disinformazioni, bufale o, peggio ancora, truffe.

Ci sono vere e proprie fabbriche di menzogne o truffe che basano i loro profitti contando sulla fretta e la disattenzione degli utenti; sono queste delle vere e proprie “aziende” con dipendenti e tecnici impegnati a costruire “vere” notizie false ed architettare estorsioni camuffandosi dietro soggetti insospettabili o, addirittura, ad enti ed istituzioni con i quali intrattenete realmente dei rapporti.

Il controllo dell’URL quindi è fondamentale per verificare la provenienza della pagina web questo per certificare l’attendibilità dei contenuti o non incorrere in altri spiacevoli inconvenienti.

Altra cosa importante è quella di agire sul web come soggetti attivi e non subire passivamente i numerosissimi suggerimenti o proposte che vi giungono attraverso i diversi canali di comunicazione: email, social network, whatsapp, instagram, ecc.

La filosofia che dobbiamo sempre seguire è una ed una sola: essere noi che decidiamo per le nostre cose senza cedere alle lusinghe dell’offerta irripetibile e valida per pochissimo tempo. Prendetevi sempre tutto il tempo di cui avete bisogno per ponderare e decidere. Le offerte, nella stragrande maggioranza dei casi portano sicuri vantaggi al venditore più che all’acquirente. Su internet “tutto è gratuito”: la stragrande maggioranza delle proposte di servizi su internet viene promossa facendo largo abuso del termine free (gratis). In realtà vi accorgerete ben presto che di gratuito c’è ben poco. Ci sono, è vero, delle organizzazioni che offrono prodotti gratuiti ma bisogna conoscerle o verificarle attentamente.

In questo caso il suffisso del dominio ci potrebbe essere d’aiuto: gli indirizzi che terminano con .com sono essenzialmente di tipo commerciale con obiettivo il profitto e, pertanto, da scartare a priori; il .org è con ogni probabilità un’organizzazione che non fa del profitto l’unico obiettivo, ma offrono servizi, finanziando i loro sforzi attraverso donazioni o la pubblicità che garantisce la copertura degli oneri.

La filosofia da tener presente è vecchia come il mondo: “nessuno regala nulla per nulla”. Per concludere, attenzione ai fenomeni di phishing (variante di fisching, ovvero, pescare “informazioni), se ne dibatte molto, ma moltissime persone cadono ancora nelle trappole dei malintenzionati. Con messaggi ingannevoli, spesso camuffati dietro il logo della Vostra banca o del vostro operatore telefonico, Vi chiedono dati personali, coordinate di contratti, numero di carte di credito, ecc. Non fornite mai alcun dato, se non dopo attente verifiche.

Il controllo dell’URL di provenienza è già di per sé un buon filtro. Diffidate di nomi e suffissi strani, in particolare dei “.ru” di provenienza russa. Notoriamente moltissime truffe provengono dai server di questo paese. In caso di incertezza una telefonata al soggetto, o presunto tale, che vi chiede informazioni non guasta certamente!

Non fatevi ingannare dall’urgenza che vi danno, dalle scadenze improrogabili, questa frenesia nella maggioranza dei casi nasconde il marchio di una truffa. Ricordatevi sempre, inoltre, che una truffa per funzionare necessita sempre di due soggetti: il truffatore ed il truffato. Senza l’approvazione del truffato il cerchio non si chiude. Dato per scontato che non facciate parte della prima categoria, evitate di entrare nella seconda!

La filosofia in questi casi si riassume in tre parole: diffidate, diffidate, diffidate!

Claudio Travaglia