Gemellaggi scolastici per creare ponti tra diverse culture

Gemellaggi scolastici per creare ponti tra diverse culture

Ce lo racconta la professoressa Nadia Sandri dell’Istituto Pilati di Cles. 

Lo scambio con Burlington – spiega la docente – ha una lunga tradizione, però lo scambio dal 16 al 27 marzo che si è appena concluso è stato, quello che ha avuto maggiore successo. A partire dal numero di studenti coinvolti, 22 studenti e studentesse.”

Il progetto con la scuola di Burlington, in Massachusetts era iniziato l’anno scorso quando i ragazzi delle due scuole hanno cominciato ad interagire tra di loro: “scrivendosi email, via chat, facendo delle video chiamate”, così si sono conosciuti e sono nate le coppie per il gemellaggio, in modo che gli studenti nel loro periodo di permanenza in Italia e in America avevano un amico/a più stretto/a con cui confrontarsi, dialogare. I ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie dei partner durante la loro permanenza in Italia e lo stesso e stato per i ragazzi italiani quando sono andati a Burlington. Durante le due settimane in Italia gli studenti americani insieme agli amici di Cles sono andati a visitare: la città di Trento, Castel Valer, il consorzio Melinda, anno anche visitato la città di Venezia in Veneto e la città di Verona famosa per la storia d’amore di Romeo e Giulietta.

L’ultimo giorno è stato un giorno pieno di emozioni, la professoressa Nadia Sandri lo descrive così: “Alla partenza sono stati baci, abbracci lacrime, ci vediamo a marzo”.

A marzo sono partiti gli studenti dell’istituto C.A. Pilati per raggiungere i loro amici americani insieme al docente referente di questo gemellaggio, il professore Marco Gianella, e alla professoressa Nadia Sandri.

Siamo partiti la notte del 15 e 16 marzo. e i nostri studenti e le nostre studentesse hanno vissuto la scuola statunitense partecipando alle lezioni con i loro ‘partner’, hanno assaporato la vita della high school e poi sono sempre stati impegnati dalle 8:30 del mattino fino alle 15:00 con le lezioni, e successivamente nelle varie attività extrascolastiche. Come per esempio football americano, basket, pallavolo, lacrosse ma anche teatro, cucina.” – racconta Sandri. E prosegue: “Abbiamo visitato la città di Boston e la State House del Massachusetts, e l’università di Harvard che è una piccola città nella città. Bellissima la giornata trascorsa al Museum of Science, dove abbiamo svolto molte attività interattive. Il culmine del viaggio è stata la fermata a New York dove abbiamo visto i grattaceli della grande Mela, abbiamo camminato costeggiando la strada 5th avenue, Time Square e visitato Central Park: giorni davvero emozionanti.”

Durante questa esperienza di gemellaggio ci sono stati anche dei momenti conviviali insieme ai genitori.  Nel ringraziarli per la loro ospitalità, la professoressa Sandri ha sottolineato come “i gemellaggi di questo tipo aiutino, i nostri ragazzi e ragazze a conoscere differenti modi di affrontare la vita, diverse mentalità, diverse abitudini alimentari, le diverse culture di provenienza, questo è importante perché imparare a conoscere l’altro, il diverso e accoglierlo nella propria casa, dà la capacità a questi giovani di vedere il mondo con occhi diversi”.

L’idea del gemellaggio con la scuola austriaca – racconta la professoressa Valentina Callovi – è nata per puro caso: il docente di inglese Fabrizio Covi che si occupava dell’internazionalizzazione, aveva inviato delle e-mail a delle scuole tirolesi, queste hanno risposto e così è nata l’idea di fare uno scambio linguistico tra le due scuole.

Il primo anno in cui si è svolto il gemellaggio è stato l’anno 2011/2012. Da allora fino al 2019 durante i gemellaggi gli studenti del Pilati e quelli della scuola tirolese si incontravano e rimanevano in Italia due settimane e viceversa. A causa della pandemia da Covid-19 il gemellaggio tradizionale era stato sospeso per due anni, però grazie ai computer e ad internet, gli studenti sono riusciti lo stesso a interagire tra di loro. “Gli studenti si incontravano virtualmente durante tutta la settimana due ore al giorno” – spiega Valentina Callovi.  “Comunicavano tra di loro e facevano giochi didattici a coppie, uno austriaco e uno Italiano. E quanto allo scambio, esso si svolgeva solitamente in maniera tradizionale: prima venivano i ragazzi austriaci a Cles e venivano ospitati dalle famiglie dei partner Italiani. Per fortuna dopo il periodo pandemico siamo tornati alla normalità e così gli studenti delle due scuole possono incontrarsi dal vivo”.

Durante il soggiorno a Cles la mattina i ragazzi austriaci assistevano alle lezioni in classe insieme ai loro compagni italiani e nel pomeriggio, si svolgevano varie attività: visita a Trento, al Santuario di San Romedio, gita a Venezia.

Dopo un mese noi andiamo in Austria e i nostri ragazzi vengono ospitati nelle famiglie dei ragazzi che in precedenza erano stati qui. Anche lì durante la mattina assistiamo alle lezioni scolastiche e poi durante il pomeriggio visitiamo la città di Innsbruck, il castello di Neuschwanstein, conosciuto per i cartoni della Disney, il ponte sospeso (in tedesco Hängebrücke)” – racconta Callovi.

Le scuole austriache con cui l’Istituto C.A. Pilati svolge il gemellaggio sono l’istituto professionale Handelsakademie Schule e la scuola tecnica WirtschatflicheBerufe Schule.

La docente che lavora da 10 anni perché avvenga lo scambio si chiama Miriam Gutwenger, invece in Italia insieme alla professoressa Valentina Calloviche da sette anni è impegnata in questa attività, collabora la professoressa Barbara Martintoni. Per i ragazzi questa e un’esperienza unica nel suo genere, perché a chi partecipa permette di parlare il tedesco e di conoscere la realtà austriaca e ciò è arricchente.

Un anno fa il sindaco di Reutte ha accolto i docenti e gli studenti del C.A. Pilati parlando della possibilità di gemellarsi con il comune di Cles. Successivamente le due amministrazioni comunali si sono messe in contatto e seguentemente hanno stilato un accordo di gemellaggio.

Emanuele Pilati