Balcone fiorito “i consigli dell’esperto per fiori sani, forti e spettacolari”

Balcone fiorito “i consigli dell’esperto per fiori sani, forti e spettacolari”

Il mese scorso abbiamo scoperto i segreti per la preparazione dell’orto con Paolo Zanoni, oggi invece ci dedichiamo alla cura dei nostri balconi con Alex Dallago, tecnico della Fondazione Mach che si occupa di floricoltura.

In questo periodo nei vivai non si trovano solo piante per l’orto, ma vi è una moltitudine di fiori che si possono acquistare, quali sono le piante più adatte da posizionare adesso sui balconi?

La primavera è sicuramente una delle stagioni più belle per acquistare fiori da mettere sui nostri balconi. In Trentino si trovano tantissime varietà di piante da inserire sui nostri terrazzi, l’importante è sceglierla bene in funzione delle condizioni climatiche dell’abitazione. In linea generale le piante maggiormente utilizzate sulle nostre montagne sono i gerani e le petunie in quanto esiste un catalogo varietale molto ampio che permette all’acquirente di scegliere tra una vasta gamma di colori. Ovviamente le floricolture trentine producono tante altre piante che possono essere posizionate sui nostri balconi, tra queste troviamo le sanvitalie, begonie ricadenti, scaevole, lobularie, incensine e molte altre.

Ma quanti tipi di geranio esistono? E quali sono le loro esigenze?

Il geranio rappresenta la pianta icona delle montagne in quanto possiede delle caratteristiche tali da renderla perfetta per i nostri climi. Esistono diverse tipologie di geranio, ognuna con le sue particolarità. Il geranio “zonale” è sicuramente il più venduto e utilizzato, si caratterizza per queste foglie molto grandi, che vanno da un verde limone molto chiaro fino a tonalità di verde molto cupe, munite di una sorta di zonatura scura più o meno accentuata disposta al centro della foglia. La crescita di questa pianta è eretta e globosa e produce steli verticali che portano fiori riuniti in mazzetti. Questa varietà di geranio è una delle più resistenti in termini di caldo e acqua.

Un’altra tipo di geranio è quello “parigino” conosciuto anche come geranio “ricadente”. Come si intuisce dal nome, questa pianta a un portamento ricadente andando a formare dei veri e propri cuscini fioriti (60 – 100 cm) formati da tantissimi piccoli fiori singoli. Questa varietà di geranio si presta maggiormente nelle valli fresche in quanto ama lo sbalzo termico tra giorno e notte. Un ulteriore accortezza è quella di non posizionarlo su balconi particolarmente ventosi in quanto porterebbe ad una rottura parziale dei rami.

Una terza qualità di geranio è il cosiddetto “edera doppio”, molto simile al parigino con la stessa tipologia di foglia molto carnosa, ma con due differenze sostanziali: il portamento è ricadente ma non eccessivo in quanto produce dei cuscini molto più compatti e contenuti (30 – 40 cm), e la tipologia di fiore che in questo caso è più grosso e doppio. Le esigenze ambientali sono uguali a quelle del parigino.

Ogni quanto devo bagnare il geranio? Meglio la mattina o la sera? Quante volte concimarlo?

A queste domande non esiste una risposta corretta che vada bene per tutti. L’irrigazione dipende molto dall’esposizione delle nostre piante quindi se sono in pieno sole o a mezz’ombra, dal numero di piante che sono state inserite per vaschetta, dalla quantità di acqua che forniamo, dalle condizioni meteo e dal consumo idrico della pianta che cambia durante tutta la stagione vegetativa. In linea molto generale è bene irrigare la mattina nelle ore più fresche così che la pianta possa assorbire l’acqua in maniera adeguata ed effettuare una concimazione a settimana durante tutta la stagione vegetativa con concime solubile per favorire una fioritura adeguata.

A quali patologie è soggetto il geranio? Come difenderlo?

Come tutte le piante, anche il geranio ha la sua bella gamma di malattie, tra queste troviamo i tripidi, piccoli insetti molto difficili da vedere in quanto si nascondono all’interno dei fiori o sotto le giovani foglie. Il danno è provocato dal loro apparato boccale pungente e succhiante che va a privare la pianta della sua linfa, portando ad un ingiallimento generalizzato delle foglie e puntinature cromatiche sui petali dei fiori.

Altro insetto che vediamo più frequentemente sui nostri gerani è la cosiddetta “farfallina” o meglio Cacyreus marshalli (licenide del geranio). Questa piccola farfalla va a ovodeporre le sue uova sui boccioli ancora chiusi del geranio. Dall’uovo uscirà una larva che andrà a rodere tutte le gemme a fiore per poi scendere lungo lo stelo. L’insetto porta alla moria dei fiori portando ad una fioritura disomogenea della balconata.

Per la difesa, nel 90% dei casi, nei nostri climi non serve intervenire in quanto le condizioni ambientali del nostro territorio fan sì che non ci sia uno sviluppo eccessivo di questi insetti e questo ci permette di ridurre al minimo gli interventi chimici. Altro aspetto è la scarsità di prodotti fitosanitari per uso hobbistico e questo ci limita maggiormente. In caso di problematiche fitosanitarie molto aggressive, rivolgetevi tranquillamente al vostro vivaio di fiducia che saprà sicuramente consigliarvi la difesa più efficace per la vostra pianta.

Michele Odorizzi