Amici de Il Melo

Care lettrici e cari lettori,

in questi anni ho avuto modo di sperimentare il ruolo di editore di un giornale. Un’attività che all’apparenza sembra essere diversa rispetto a quella che svolgo professionalmente da 35 anni, ma in realtà ha in comune molte cose. La principale è che in entrambe le attività il punto di riferimento sono gli individui, le persone, e quindi l’elemento essenziale è dato dal loro rispetto.

Ritengo infatti che in alcuni casi abbiamo perso di vista un valore fondamentale, il rispetto reciproco. La vita ci riserva belle e brutte cose, una collettività coesa riesce a condividerle beneficiando di quelle positive e compattandosi per superare quelle negative.

Noi de IL MELO:

  • non amiamo gli slogan e coloro che predicando bene e razzolano male;
  • cerchiamo di portare nelle vostre case dei contenuti che siano concreti, obiettivi e costruttivi, senza avere secondi fini;
  • non amiamo la polemica, ma preferiamo portare idee e progetti costruttivi;
  • cerchiamo di valorizzare le persone che hanno molto da insegnare e che sono poco considerate;
  • cerchiamo di valorizzare il nostro splendido territorio e la sua storia;
  • vogliamo ricordare i sacrifici di chi ci ha preceduto, perché grazie a loro oggi viviamo nell’agiatezza.

Questa crisi pandemica potrebbe essere fatale per molte delle nostre attività. Ritengo che da questo punto di vista ognuno nel proprio contesto deve fare il possibile per dare una mano.

Abbiamo pensato di sostenere le attività locali attraverso l’unione dei lettori con le singole attività che operano sul nostro territorio attraverso una convenzione.

Un legame stretto che permette al possessore della tessera AMICI de IL MELO, di avere una scontistica se si rivolge alle attività convenzionate. Pensiamo in questo modo di dare, da un lato la possibilità ai lettori di sostenere il nostro giornale con un piccolo contributo per farlo crescere ancora di più nei contenuti e nella diffusione sul nostro territorio, e dall’altro incentivare l’utilizzo delle strutture locali del commercio, artigianato e servizi, perché in questo momento hanno necessità di tutti noi.

È nei momenti di crisi che si scoprono le vere identità, le migliori qualità, il senso di appartenenza, ora è il momento di attivarci.

Paolo Leonardi