Sviluppo e assistenza territoriale

Sviluppo e assistenza territoriale

Il deserto del negev e valli del noce si confrontano sullo sviluppo del settore turistico

La globalizzazione ha indubbiamente contribuito ad accorciare le distanze e superare le barriere nazionali. Nessuno però avrebbe potuto immaginare che ci potesse essere un’attinenza tra lo sviluppo turistico del deserto del Negev in Israele e il comparto ricettivo delle valli del torrente Noce; l’ambiziosa sfida, portata avanti dal ministero del turismo israeliano, di favorire un percorso di crescita del turismo anche al di fuori dei più blasonati centri urbani come Tel Aviv e Gerusalemme  ha rappresentato l’occasione per uno scambio tra due realtà lontane ma chiamate ad affrontare difficoltà tutto sommato molto simili.

L’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo con sede a Milano aveva promosso un primo contatto nel mese di settembre dello scorso anno, quando, una nutrita delegazione composta da rappresentanti dei ministeri del turismo e dell’agricoltura dello stato mediorientale aveva fatto visita ad alcune eccellenze trentine ed in particolare delle Valli di Non e di Sole, tra cui le celle ipogee di Melinda e la Val di Rabbi.

Proprio in quella visita era, fin da subito emersa, una grande affinità tra le valli del Noce ed alcuni territori israeliani come il deserto del Negev e la regione della Galilea, aree con un potenziale turistico non ancora pienamente espresso; la Val di Non si era rivelata un caso di studio particolarmente confacente alla realtà israeliana che può vantare un settore agricolo di eccellenza ma, allo stato attuale, ancora incapace di trasformarsi anche in offerta turistica.

Da qui l’idea del ministero del turismo israeliano di sviluppare la collaborazione invitando alcuni rappresentanti del mondo turistico delle valli del Noce al congresso internazionale del turismo di Tel Aviv svoltosi il 10 ed 11 febbraio 2020. L’importante vetrina del turismo israeliano ha visto tra gli eventi di spicco una tavola rotonda con la partecipazione di Silvano Dominici, presidente della Comunità della Val di Non, Fabio Sacco direttore dell’APT della Val di Sole ed Alfredo Ravelli, noto albergatore.

Il presidente Dominici che ha chiuso la serie di interventi trentini a Tel Aviv aggiunge: “Ritengo che il confronto tra territori possa rappresentare uno stimolo importante per la crescita reciproca. L’interessamento del Ministero del turismo israeliano nei confronti del movimento agrituristico della Val di Non ci dà la misura di quanto il percorso che abbiamo intrapreso sia appassionante ed unico. La capacità di mettere a valore il lavoro di squadra che ha storicamente contraddistinto le nostre valli sia nel mondo agricolo che nel settore turistico rappresenta un elemento distintivo che i nostri amici israeliani hanno saputo ben cogliere: noi stessi, spesso, non diamo il giusto valore a questo profondo spirito di comunità”. Grande soddisfazione per i risultati ottenuti dallo scambio israelo-trentino da parte del direttore generale del Ministero del turismo israeliano Amir Halevi che ha posto l’accento su come il turismo trentino dimostri come sia possibile, anche in Israele, pensare ad uno sviluppo anche al di fuori dei grandi centri urbani.

Silvano Dominici – Presidente Comunità della Val di Non

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