Ecologia e cura del territorio

Ecologia e cura del territorio

Impronta ecologica della val di non

L’uomo viene posto ogni giorno davanti a sfide ambientali, economiche e sociali sempre più incombenti, per questo il concetto di sostenibilità acquista via via più importanza e significato agli occhi del mondo. I dati che ogni giorno vengono diffusi innescano inevitabilmente una serie di riflessioni su quali comportamenti si possono adottare per tentare di “trattare bene” il nostro pianeta, anche nella prospettiva di un utilizzo sostenibile di risorse, perché le generazioni future possano avere le stesse possibilità che hanno le generazioni di oggi di soddisfare i loro bisogni.

Da ormai più di trent’anni questo concetto scuote le coscienze di enti sovranazionali, che si impegnano per far sì che la riflessione sullo sviluppo sostenibile si faccia sempre più spazio nel mondo, perché non sia una questione che interessa solo organizzazioni mondiali, ma che si insinui nella coscienza della vita quotidiana, portando ogni essere umano a chiedersi cosa ne sarà del pianeta in un futuro non troppo lontano, con l’obiettivo finale di perseguire uno sviluppo sostenibile del mondo.

Così, anche la Comunità della Val di Non, nel suo piccolo, ha voluto capire come ci stiamo comportando nei confronti del nostro pianeta. Da qui, su iniziativa del Commissario della Comunità Val di Non Silvano Dominici e in collaborazione con la Scuola delle Professioni per il Terziario U.P.T. di Cles, nasce il progetto “Impronta ecologica della Val di Non”, che cala tutti questi temi nel territorio della Val di Non e nei comportamenti della sua popolazione. 

Per capire l’impatto che la popolazione della Val di Non ha sull’ambiente, i ragazzi coinvolti, seguiti dai docenti, hanno predisposto un questionario che è stato somministrato ad un campione rappresentativo di persone che lo hanno compilato online.

L’obiettivo dell’indagine è stato quello di capire come ci stiamo muovendo, se siamo sufficientemente virtuosi e attenti nei confronti dell’ambiente in cui viviamo e se siamo sufficientemente rispettosi delle risorse che abbiamo a disposizione, se prestiamo attenzione ai consumi e ai nostri comportamenti pensando anche al futuro della nostra terra.

I dati raccolti sono stati rielaborati in grafici e tabelle e ci hanno aiutato a capire in che direzione ci stiamo muovendo e in quali ambiti possiamo migliorare i nostri comportamenti.

In conclusione dall’analisi dei risultati emergono dei dati impattanti che danno atto del fatto che stiamo andando nel verso giusto, infatti la consapevolezza dell’importanza del rispetto dell’ambiente è tale per cui più del 90% delle persone coinvolte beve acqua dal rubinetto per non generare inutilmente rifiuti in plastica, più dell’80% chiude l’acqua del rubinetto mentre si lava i denti per non sprecare inutilmente l’acqua, più dell’80% utilizza lavastoviglie a pieno carico e più del 90% la lavatrice a pieno carico per evitare un utilizzo eccessivo di corrente, per lo stesso motivo più del 90% spegne la luce quando esce da una stanza e più del 90% delle persone coinvolte ritiene importante differenziare i rifiuti, per garantire il loro riciclo.  Rimangono comunque alcuni aspetti da migliorare come ad esempio il fatto che in ogni casa si hanno ancora un numero di elettrodomestici elevato in particolare più di un televisore e più di un computer e che quasi il 40 % del campione utilizza il televisore tra le 3 e le 6 ore al giorno.

Modifiche al servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati

La Comunità della Val di Non ha recentemente introdotto delle variazioni nel servizio di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati, in particolare sono state modificate le quantità giornaliere ammesse di molte tipologie di rifiuti che vengono usualmente conferite presso i centri di raccolta:

  • imballaggi di carta e cartone da 1 a 3 mc/giorno (sia per utenze domestiche che non);
  • imballaggi in plastica da 1 a 3 mc/giorno (sia per utenze domestiche che non);
  • imballaggi in vetro da 1 a 2 mc/giorno (sia per utenze domestiche che non);
  • rifiuti legnosi da 1 a 2 mc/giorno (sia per utenze domestiche che non);
  • rifiuti vegetali da 1 a 2 mc/giorno (sia per utenze domestiche che non, con esclusione dei rifiuti provenienti da attività professionale).

Un discorso a parte meritano i materiali da costruzione e demolizione: così come disciplinato da ultimo con il D.lgs. 116/2020 tali rifiuti, sono considerati rifiuti speciali e non rientrano nell’ambito di attività della raccolta del servizio pubblico.

Si è comunque chiarito (nota di indirizzo interpretativo diffusa dal Ministero dell’Ambiente il 2 febbraio 2021) che i rifiuti da costruzione e demolizione prodotti in ambito domestico e in piccole quantità, nelle attività “fai da te”, possono essere gestiti alla stregua dei rifiuti urbani ai sensi dell’articolo 184, comma 1, del d.lgs. 152/2006, e pertanto possono continuare ad essere conferiti presso i centri di raccolta, in continuità con le disposizioni del Decreto Ministeriale 8 aprile 2008.

Alla luce di questo e del notevole aumento dei materiali di tale tipologia (probabilmente legato ai bonus fiscali) si è prevista la suddetta modalità di raccolta:

  • mattoni, mattonelle, ceramiche, miscugli o scorie di cemento, inerte pulito: viene raccolto presso tutti i CR nel limite dei 50 litri e per le sole utenze domestiche;
  • materiali isolanti (escluso lana di roccia, lana di vetro), cartongesso, sacchi del cemento e affini, linoleum, pavimenti in pvc, escluse guaine, onduline bituminose e carta catramata (considerati rifiuti pericolosi): vengono raccolti presso i CR di Brez, Cis, Cles, Sarnonico, Sporminore e Taio nel limite giornaliero dei 30 litri o 1 mq per le sole utenze domestiche.

Si ricorda come nel caso di interventi edili eseguiti tramite Ditta, è la stessa che deve farsi carico dello smaltimento dei rifiuti prodotti.

Si evidenzia come sul territorio della Val di Non esistano più società private che svolgono il servizio di raccolta di queste tipologie di rifiuti.

Si ricorda inoltre la possibilità di acquistare presso i Comuni, o presso la sede della Comunità della Val di Non, sacchi prepagati (di colore rosa) per lo smaltimento del rifiuto secco che, per motivi di ingombro, non può esser posto nei contenitori del porta a porta e che debbono essere esposti assieme ai suddetti bidoncini del secco nelle giornate di raccolta previste.

Si informa, per concludere, che a seguito della stipulazione del nuovo contratto di appalto per la raccolta porta a porta dei rifiuti, la raccolta del rifiuto secco e del rifiuto umido verrà eseguita con un mezzo unico di tipo “bi vasca” che garantisce la separazione delle due tipologie di rifiuto.

Si raccomanda, infine, di esporre i bidoncini del rifiuto secco, umido (per utenze domestiche e non domestiche) e vetro (per le sole utenze non domestiche) la sera prima rispetto al giorno previsto per la raccolta.

Lavori socialmente utili: tra opportunità di inclusione e sviluppo del territorio

Anche quest’anno il Servizio Politiche Sociali e Abitative della Comunità della Val di Non, ha attivato diverse opportunità lavorative per persone disoccupate, attivando diverse progettualità.

43 persone occupate, 4 diversi progetti sul territorio della Val di Non, per dare possibilità lavorative a donne e uomini con difficoltà lavorative. I progetti di occupabilità in lavori socialmente utili permettono da una parte di mettere in campo progettualità non attive in altri periodi dell’anno o di rafforzarle, sviluppandole maggiormente, dall’altra di sviluppare opportunità di inclusione sociale, per persone disoccupate, tramite l’attività lavorativa.

Come ogni anno il nostro Servizio, insieme ad alcune cooperative sociali del territorio, attiva diverse tipologie di progetti, quali?

  1. Progetto di animazione sociale, attivo da fine maggio a dicembre 2021: dedicato a persone anziane, prevalentemente sole o con scarsa rete familiare, prevede attività di compagnia e accompagnamento per piccole commissioni e passeggiate.
  2. Attivo da maggio a novembre 2021, il progetto valorizzazione dei siti storici e culturali, presenti in tutta la Val di Non, prevede l’apertura di chiesette e dimore storiche raramente aperte in altri periodi dell’anno ed attività di custodia di mostre in diverse zone della valle.
  3. Progetto RIUSO, che consiste in attività di recupero e riuso di oggetti, giochi, piccoli mobili per dare loro una seconda vita, grazie alla piazzetta del Riuso a Novella fraz. Revò, in collaborazione con l’associazione I.R.I.S., dove é possibile, in spazi dedicati, sia conferire gli oggetti usati sia ritirare quanto più si ritiene utile. Oltre a questa attività a Denno a Casa Zambiasi scampoli, stoffe di ombrelli, materiale impermeabile viene trasformato in manufatti, borse, astucci, oggettistica ideale per la montagna, per creare nuovi oggetti con materiale riciclato.
  4. Progetto di abbellimento urbano e rurale, da maggio ad ottobre, che comprende l’occupazione delle persone anche in attività di manutenzione del verde a livello sovracomunale.

Un modo quindi per valorizzare le tante risorse relazionali, sociali, naturalistiche e culturali del territorio, attraverso l’attività lavorativa di tante persone, che grazie ai lavori socialmente utili, possono accrescere le loro competenze e il loro bagaglio di esperienze strizzando l’occhio ai temi del riuso e della sostenibilità ambientale.

Redazione