Dalla terra alla tavola “i consigli dell’esperto per preparare l’orto perfetto”

Dalla terra alla tavola “i consigli dell’esperto per preparare l’orto perfetto”

Siamo arrivati nel mese di maggio, un mese caratterizzato dal risveglio della natura con il rinverdire dei campi e le numerose fioriture di moltissime specie sia arboree che erbacee. Tutto questo accompagnato dalle giornate che via via si allungano regalando preziose ore di luce che ci invogliano a stare all’aperto, e quale migliore attività all’aperto legata a questo periodo se non la preparazione dell’orto e la cura del verde domestico? Lo chiediamo a Paolo Zanoni (tecnico della Fondazione Mach che si occupa di orticoltura) per avere qualche nozione tecnica utile a chi vuole iniziare a coltivare un orto, o a chi già lo fa e vuole qualche dato tecnico in più.

Da dove possiamo iniziare e quali sono le prime operazioni da fare per coltivare un orto?

Innanzitutto, bisogna individuare un pezzo di terreno, per casa non servono superfici enormi (50 mq vanno più che bene) che sia ben esposto alla luce solare e che abbia possibilmente un terreno di medio impasto (non troppo argilloso e non troppo sabbioso), dopodiché bisogna pulirlo dalle malerbe eventualmente presenti o dai residui colturali lasciati durante l’inverno se l’orto lo abbiamo già coltivato nella precedente stagione. Tutto il materiale risultante da questa pulizia può essere tranquillamente utilizzato e smaltito nella compostiera domestica. A questo punto bisogna pensare a rimpinguare gli asporti di nutrienti operati dalle colture precedenti o che con il tempo si sono persi per dilavamento. Il letame se maturo di almeno 6 mesi è il massimo che si possa avere sia per l’azione nutritiva sia per l’azione ammendante sulla struttura del suolo. Da evitare il letame con troppa paglia all’interno. Per il letame i quantitativi raccomandati sono di 4-5 kg per metro quadro di superficie. In alternativa si può utilizzare compost domestico o da impianti di produzione, questo a dosi di 2-2,5 kg a metro quadrato di superficie. Oltre al compost esite il digestato solido anch’esso proveniente da impianti di produzione e da utilizzarsi a dosi di 2 kg a metro quadrato di superficie. Infine, specialmente per chi si trova in città si possono acquistare dei sacchi da 25 kg di fertilizzanti organici pellettati molto pratici da maneggiare e distribuire da utilizzarsi in dosi di 0,2 – 0,3 kg per metro quadrato di superfice. Tutti questi fertilizzanti vanno distribuiti a spaglio in maniera uniforme su tutta la superficie.

Quali attrezzature ci servono e come va lavorato il terreno?

Come attrezzatura sono fondamentali: zappa, vanga o forca vanga, rastrello. Una volta distribuito il fertilizzante si può procedere alla lavorazione del terreno. Importantissimo è lavorare il terreno in tempera, che spiegato in modo molto semplice è quella condizione in cui il terreno non è né troppo bagnato né troppo asciutto e durante la lavorazione non rimane attaccato agli utensili di lavoro. La profondità di sviluppo delle radici della maggior parte delle orticole non supera i 20-25 cm quindi inutile andare a lavorare a profondità maggiori di 30 cm. Se la superficie è di piccole dimensioni si può procedere con la vanga a mano scavando e ribaltando la fetta di terreno e incorporando il concime. Anche la forca vanga fa un egregio lavoro, arieggiando il terreno senza il completo ribaltamento della fetta quindi non rimescolando gli strati. Per superfici ampie è consigliabile l’utilizzo di una motozappa o addirittura vangatrice attaccata al trattore. Finita questa lavorazione del terreno bisogna livellarlo e preparalo magari diviso in aiuole destinate ad ospitare le diverse specie di orticole. Per livellare è sufficiente passare ripetutamente il rastrello fino ad ottenere una superficie piana.

Cosa si può fare per tenere pulito dalle malerbe l’orto appena preparato in attesa dei trapianti e durante la stagione?

Uno dei grossi problemi assieme a malattie e insetti è il controllo delle infestanti. Dove possibile noi consigliamo l’uso di teli pacciamanti, ne esistono di bio degradabili da utilizzare una stagione o di permanenti che hanno una durata di diversi anni se trattati bene. Se si utilizzano i teli vanno posizionati prima dei trapianti sul terreno e ben ancorati per evitare che il vento li sollevi. Ovviamente prima dei teli è fondamentale posizionare la manichetta forata per l’irrigazione e poi, sopra andranno messi i teli. Vanno forati a seconda del sesto d’impianto scelto per la singola specie ortiva e consentiranno un non indifferente sgravio di lavoro che altrimenti va effettuato a mano avendo cura di togliere le malerbe con tutto l’apparato radicale.

Con cosa possiamo iniziare la stagione dei trapianti e cosa devo guardare bene prima di acquistare una piantina?

Quando ci rechiamo in un qualsiasi negozio/vivaio per l’acquisto dei nostri ortaggi la nostra attenzione viene spesso catturata dalle piantine con una rigogliosa e ben sviluppata parte aerea. Ricordiamoci che molto più importate specialmente in fase di trapianto è l’apparato radicale quindi buona cosa è togliere la piantina dal contenitore e dare un’occhiata allo sviluppo radicale. Radici sane e forti risultano di colore bianco e riempiono tutto lo spazio del panetto di terra. Se hanno colore scuro e non sono ben distribuite probabilmente avremo una piantina in sofferenza al momento del trapianto che avrà difficoltà a vegetare. Inizialmente si possono trapiantare i porri (20×50 cm) 10 piante per metro quadrato come sesto d’impianto, le cipolle da bulbillo o da piantina (20×30 cm) 25-30 piante per metro quadrato, l’insalata iniziando con la varietà trentina con un sesto d’impianto indicativo di (30×30 cm) 8-9 piante per metro quadrato. È anche il momento di seminare le patate avendo cura di farle pre germinare. La semente acquistata va disposta in cassette monostrato ed esposta per 10-15 giorni alla luce fino alla comparsa di germogli corti, tozzo e verdi che sono resistenti alla manipolazione e consentono alla pianta di partire velocemente e in maniera vigorosa. A seguire, con l’aumento delle temperature sarà possibile seminare o trapiantare qualsiasi varietà di ortaggio.

Grazie Paolo per questi preziosi consigli. Noi ci rivediamo il mese prossimo per scoprire con Alex Dallago i segreti per un balcone fiorito. A presto!

Michele Odorizzi