GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY. A Cles il congresso “Made in Italy ed eccellenze fragili”

Il 15 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Nazionale del Made in Italy, dedicata alla promozione della creatività e dell’eccellenza italiana. Istituita nel 2023 con il disegno di legge Made in Italy, viene celebrata nel giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci, avvenuta il 15 aprile 1452. Gli obiettivi di questa giornata sono il riconoscimento del ruolo sociale del Made in Italy e il suo contributo allo sviluppo economico e culturale del Paese, oltre a responsabilizzare l’opinione pubblica sulla tutela dei prodotti italiani e a sensibilizzare i giovani a scegliere le professioni artigianali e creative legate alle eccellenze delle nostre manifatture.
Per celebrare la giornata ogni regione ha organizzato un evento, e per il Trentino-Alto Adige è stato organizzato da Margherita de Cles, presso il Palazzo dal Lago, il convegno Made in Italy ed eccellenze fragili. Con un’ottima partecipazione, il convegno è stato tenuto dalla dott.ssa Marta Villa, docente di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Trento. Durante la serata si è collegato in diretta video il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha sottolineato come questa giornata nasce per riconoscere e celebrare il talento la visione e la tenacia di milioni di imprese e lavoratori italiani che ogni giorno con orgoglio portano nel mondo prodotti straordinari simbolo di qualità e di eccellenza del saper fare italiano, in particolare le tre “A” che sono i pilastri del Made in Italy: alimentare, abbigliamento e arredo (ndr: tutte ben rappresentate nelle nostre valli di Non e Sole!). Ha ricordato infine che quest’anno l’attenzione è sull’innovazione, ben consapevoli che identità e innovazione sono i due binari su cui da sempre ha fatto leva il made in Italy, ma che è fondamentale per rendere le nostre imprese protagoniste della transizione digitale, sostenibili e capaci di competere a livello globale.
Di seguito l’intervista a Margherita de Cles, organizzatrice dell’evento clesiano.

Made in Italy ed eccellenze fragili, a Cles l’evento per la nostra regione
In accordo con la Casa del Made in Italy di Trento e Bolzano abbiamo organizzato a Cles l’unico evento in regione per la Giornata del Made in Italy. Il congresso “Made in Italy ed eccellenze fragili” è stato patrocinato dal Ministero delle Imprese, Casa del Made in Italy di Trento e Bolzano, l’Università di Trento, UNESCO e il Comune di Cles, che ringrazio, assieme a tutti i partecipanti. L’intervento della docente Marta Villa è stato molto interessante, così come le testimonianze degli artigiani presenti alla serata. Come Unimpresa Moda vogliamo dare voce e attenzione alle micro imprese artigiane, importanti realtà del nostro territorio. L’evento vuole coinvolgere e sensibilizzare istituzioni, scuole e pubblico rispetto a una realtà che vive per visibilità ai margini del Made in Italy e, al contempo, ne costituisce il cuore pulsante, le microimprese della moda.
Avete realizzato anche un documentario sulle attività artigiane locali del settore moda
Sì, durante l’evento abbiamo proiettato per la prima volta il video documentario realizzato dal documentarista Marco Rauzi con la fotografa Francesca Dusini. È un mio progetto che ho fortemente voluto e che spero di replicare nelle altre regioni italiane. Ho raccolto le testimonianze di diversi artigiani nel settore dell’abbigliamento della nostra regione, tra cui la storica ditta clesiana Conceria Pio Dusini e la maglieria di Vermiglio La Lana Lunatica. L’obiettivo è quello di mostrare che dietro ad ogni prodotto c’è un artigiano, una famiglia, una storia e tanta passione. Ciascuno di loro ha raccontato i propri sogni e difficoltà, come viene portata avanti la tradizione affiancata dalle nuove tecnologie, con un focus particolare sulle mani, vera risorsa dell’artigiano.

Di cosa hanno bisogno oggi le microimprese del Made in Italy?
Come Unimpresa Moda abbiamo fatto al governo una proposta chiara: una rivoluzione amministrativa che liberi il nostro settore dal peso della burocrazia. Vogliamo sportelli unici digitali che consentano di gestire tutte le pratiche in pochi clic, con tempi certi e trasparenti; sgravi fiscali mirati per le microimprese, che non possono sostenere gli stessi oneri delle grandi realtà; procedura standardizzate a livello nazionale per eliminazione disparità e incertezze; e un accesso semplificato a fondi per innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, fondamentali per affrontare le sfide del mercato globale. Il nostro obiettivo è chiaro: restituire agli artigiani la libertà di concentrarsi sul loro lavoro. Inoltre, serve una maggiore sensibilizzazione sui giovani per avvicinarli al mondo artigiano fin dalle scuole. Il liceo del Made in Italy non ha ancora avuto successo perché serve spiegare ai ragazzi che poi avranno concrete ed interessanti opportunità di lavoro, altrimenti scelgono strade che oggi appaiono loro più redditizie con meno fatica. E poi devono sperimentare di più, spesso non conoscono i loro valori!
I consumatori capiscono e apprezzano i prodotti artigianali? Come stanno cambiando le abitudini d’acquisto?
C’è una sempre maggiore attenzione al valore del prodotto che si acquista. Quello che sta cambiando è il concetto di lusso: ci si sta spostando dal trend degli ultimi decenni che ha dato valore quasi unicamente al marchio, quindi l’acquisto di un determinato prodotto per mostrare il proprio status sulla base del prezzo, verso il vecchio concetto di lusso. Per mio nonno il lusso era andare dal sarto a farsi fare un vestito con un tessuto pregiato. Ecco, il nuovo “lusso” è il prodotto artigianale, di qualità, unico, …come una volta. Non va però associato il termine lusso con prezzo elevato. Sicuramente un vestito artigianale costa molto di più di uno prodotto da una catena di fast fashion, però la qualità è ampiamente ripagata dal costo.

FOCUS: la legge per il Made in Italy – La Legge Quadro per il Made in Italy mira a sostenere e promuovere, sia a livello nazionale che internazionale, le eccellenze produttive e il patrimonio culturale del nostro Paese, dove le pratiche artigianali vengono preservate e il lavoro di giovani e donne è valorizzato e incoraggiato. Questi obiettivi si sviluppano su quattro linee d’azione: Filiere Strategiche: da tradizioni secolari a innovazioni all’avanguardia, le filiere rappresentano il cuore pulsante dell’artigianato, della creatività e dell’eccellenza italiana. La legge promuove il rafforzamento delle filiere strategiche italiane, attraverso il sostegno alla modernizzazione e alla digitalizzazione, per trasformare le industrie chiave in modelli di efficienza, innovazione e sostenibilità. – Istruzione e Formazione: il DDL ha stabilito iniziative innovative per trasmettere alle nuove generazioni le competenze per fare impresa nel Made in Italy. Tra queste, l’istituzione del Liceo del Made in Italy e la creazione della Fondazione “Imprese e competenze”, che promuove il collegamento tra l’impresa italiana e gli istituti di istruzione. Queste iniziative sono volte a diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti e facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. – Promozione del Made in Italy: la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, la registrazione dei marchi storici e il sostegno al settore fieristico, sono alcuni esempi degli sforzi volti a consolidare l’immagine delle produzioni italiane. – Tutela dei prodotti: il DDL si impegna per tutelare i prodotti Made in Italy attraverso misure mirate, incluse la tracciabilità delle filiere e iniziative contro la contraffazione, al fine di proteggere l’autenticità e la qualità dei prodotti italiani e promuovendo l’uso delle nuove tecnologie per garantire la genuinità del Made in Italy a livello globale.