Sostegno alle nostre imprese: tutti possiamo contribuire

Sostegno alle nostre imprese: tutti possiamo contribuire
Gianluca Barbacovi - Presidente Coldiretti Trentino Alto Adige

Secondo un’analisi condotta da Coldiretti sull’impatto delle limitazioni poste alla ristorazione con l’emergenza Covid, il crollo dei consumi fuori casa degli italiani nel 2020 è del 48%.

Un dato allarmante che si traduce in una perdita di almeno 30 miliardi di fatturato a livello nazionale. Il rischio è quello di assistere a una crisi di tutta la filiera agroalimentare, per questo motivo ora siamo tutti chiamati a renderci parte attiva nel sostenere le nostre aziende. Ognuno di noi può fare la propria parte incentivando l’economia circolare, anche attraverso un piccolo gesto: consumando cibi da asporto, ordinando prodotti direttamente dalle imprese agricole, o acquistando dai florovovaisti o dalle cantine.

Proprio il settore florovivaistico sta affrontando un ulteriore momento di difficoltà che rischia di vanificare il lavoro e la produzione di mesi di lavoro. Nel periodo natalizio, se venissero confermate le attuali chiusure, alcune produzioni tipiche di questo periodo (Stelle di Natale, Ciclamini, ecc) rischiano di rimanere invendute con un danno economico gravissimo.

Si tratta di materiale vivaistico su cui le aziende lavorano da luglio. Per evitare contributi postumi per la distruzione del materiale prodotto è importante poter attivare da subito canali con la GDO per poter valorizzare a livello locale questi prodotti.

E’ importante anche coinvolgere il mondo dell’associazionismo e sensibilizzarlo affinché possa assorbire parte delle produzioni nel prossimo periodo natalizio.

Riteniamo poi importante poter garantire le aperture dei punti vendita aziendali per poter vendere prodotti e produzioni che trascorso questo breve periodo non trovano più collocazione, in quanto strettamente stagionali e collegati alle festività di fine anno.

Le difficoltà di questo momento rischiano anche di compromettere attività ed investimenti che le aziende florovivaistiche dovranno mettere in campo già da inizio anno 2021 per la prossima imminente primavera.

Come detto, gli effetti della chiusura o limitazione delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne alla frutta e verdura, ma anche su salumi e formaggi di qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

In alcuni settori come, quello vitivinicolo, la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione.

L’emergenza Covid colpisce direttamente le aziende agrituristiche che stavano tentando una difficile ripartenza dopo il prezzo pagato al primo lockdown di primavera. Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.

Giovani, filiere agricole, pesca e indigenti sono alcune importanti misure di interesse agricolo, fortemente volute dalla Coldiretti, entrate nel disegno di legge di bilancio 2021, bollinato e firmato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che si avvia ad affrontare l’iter parlamentare.

E’ previsto l’esonero contributivo per 24 mesi a favore dei giovani under 40 anni che si iscrivono nel corso del 2021 per la prima volta nella gestione previdenziale agricola come coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. Un altro intervento rilevante è la conferma anche per il 2021 dell’esonero Irpef dei redditi dominicale e agrario dichiarati da coltivatori diretti e Iap. Spazio poi alle filiere con l’istituzione presso il Mipaaf di un Fondo con una dotazione di 150 milioni finalizzato al sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Per quanto riguarda la pesca viene riconosciuta per il 2021 l’indennità per il fermo obbligatorio e non obbligatorio.

Prorogato anche il bonus verde relativo a interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi nonché di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Interessano il settore agricolo anche lo stanziamento aggiuntivo di 40 milioni per il “Fondo indigenti”, istituito presso Agea per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti nel territorio nazionale.

Coinvolge infine l’imprenditoria femminile agricola il Fondo che conta su 20 milioni per il 2020 e 20 per il 2021 che punta a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile e massimizzare il contributo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Concludo con un pensiero alla Festa Provinciale del Ringraziamento, che abbiamo dovuto sospendere per motivi di sicurezza ma che anche in questo 2020 mantiene un’importanza fondamentale per quanto riguarda i valori tanto cari a Coldiretti.

Anche in un frangente storico drammatico per tutti, infatti, è doveroso rendere grazie per aver potuto raccogliere i frutti della nostra terra, per aver portato gli animali in malga e per aver potuto vendemmiare le nostre viti. In questo momento di difficoltà il ruolo primario dell’agricoltura e il ritorno dell’uomo “alla cura della terra” hanno assunto un significato ancora più importante.

Molti sono i temi che abbiamo affrontato in questi mesi e che guardano al futuro prossimo del settore agricolo: la carenza di manodopera, il blocco delle esportazioni per alcuni prodotti, i troppi prodotti stranieri sugli scaffali, la chiusura di molte attività commerciali, le tensioni geopolitiche. Determinante resterà sempre la collaborazione dei cittadini nell’acquistare cibo “Made in Italy” e “Made in Trentino”, sostenendo le nostre imprese e la nostra economia. È una risposta coerente con i valori e le tradizioni del cibo prodotto dalle nostre campagne.

Con l’auspicio che il Nuovo Anno ci riporti tutti in una dimensione di serenità e fiducia, auguro a tutti i lettori “Buone Feste”.

Gianluca BarbacoviPresidente Coldiretti Trentino Alto Adige

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