Prevenzione e cura delle malattie parassitarie

Prevenzione e cura delle malattie parassitarie

Il ritorno della bella stagione ci offre l’occasione di trattare l’argomento della profilassi antiparassitaria, che ha un ruolo importante nel controllo dei parassiti interni ed esterni, al fine di garantire il benessere degli animali da compagnia e di riflesso anche il nostro, nell’ottica di una visione di “One Healt”, cioè di una salute unica di uomo, animali e ambiente.

All’interno della gamma degli antiparassitari troviamo numerosi prodotti adatti alle singole esigenze. Esistono prodotti formulati contro gli ectoparassiti, come pulci e zecche, che si possono somministrare in forma di fiale, collari o compresse.

Le fiale da applicare sulla cute del dorso dei nostri animali vanno messe in più punti lungo la schiena nel cane, mentre nel gatto vanno poste tra le scapole verso la base del collo, per evitare che il micio leccandosi possa ingerirne parte del contenuto.

La durata della protezione delle fiale è variabile, normalmente va da qualche settimana per i prodotti naturali fino ai tre mesi. In genere la protezione offerta dai collari antiparassitari è maggiore delle fiale come durata di effetto e va dai quattro agli otto mesi, in base alla tipologia di prodotto prescelto. I principi attivi contro pulci e zecche, formulati in compresse, rappresentano un’ottima scelta per gli animali con cute sensibile che soffrono di dermatiti e presentano anch’essi una durata d’azione variabile tra uno e tre mesi. Alcune di queste formulazioni, inoltre, contengono al loro interno una combinazione di sostanze in grado di ampliare lo spettro di azione, che arriva a comprendere i vermi intestinali o la filariosi cardiopolmonare, un endoparassita trasmesso dalle zanzare per cui si pratica una profilassi da maggio a ottobre. Per difendere i nostri amici animali da quest’ultima patologia, oltre alla compressa mensile, esiste anche la possibilità di effettuare un’iniezione sottocutanea annuale.

Per questa e per le altre tipologie di prevenzione è importante chiedere il parere del proprio medico veterinario per potersi indirizzare verso la scelta del prodotto giusto in base a diversi fattori e necessità, come per esempio l’età del cane, la razza o l’ambiente di vita.

Infatti non tutti gli antiparassitari sono intercambiabili o associabili l’uno con l’altro e non si possono nemmeno somministrare in modo indiscriminato a tutte le razze di cani, al gatto o agli animali esotici.

Per fare solo qualche esempio, l’applicazione di un collare antiparassitario in una razza toy (vengono così definite le razze molto piccole) o in un soggetto troppo giovane potrebbe non essere indicata, mentre il coniglio sopporta solo alcuni tipi di prodotti e altre formulazioni non devono essere assolutamente essere usate in tale specie, pena il rischio di morte improvvisa. In alcuni casi, per soggetti di taglia molto grande che vivono in aree particolarmente infestate, può essere necessario combinare più principi attivi e anche in questo caso il parere del medico veterinario fornirà l’aiuto necessario nel combinare le diverse molecole nel modo più efficace e sicuro. In alcune zone potrebbe poi essere necessario effettuare una profilassi aggiuntiva, come nel caso della leishmaniosi, una malattia parassitaria endemica in sud Italia per cui esiste anche un vaccino, che viene consigliato per chi si reca con il proprio cane per lunghi periodi in aree a rischio.

Tutte queste informazioni riguardano la profilassi antiparassitaria, cioè si va ad agire sulla prevenzione di una possibile infestazione.

Ma nel caso il nostro animale fosse colpito da tali agenti parassitari, cosa dovremo aspettarci di vedere come segni rivelatori di malattia?

I sintomi sono molto variabili e differiscono da soggetto a soggetto, potremmo notare che il nostro animale inizia a grattarsi frequentemente, può diventare nervoso, a volte oltre al grattamento potremmo vedere che il nostro cane o gatto si mordicchia il pelo nell’intento di acchiappare qualche pulce.

Le zecche invece tendono a non provocare prurito, ma vanno prontamente rimosse, poiché, se infette, nell’arco di qualche giorno potrebbero comportare l’insorgenza di malessere, febbre, inappetenza, debolezza, tutti sintomi indicatori di una malattia da zecche. La presenza di lesioni cutanee come croste, arrossamenti, caduta del pelo sono segnali di possibile infestazione parassitaria.

In caso di sintomi cutanei diventa importante individuare la causa del problema attraverso la visita dermatologica, che viene eseguita presso la nostra clinica e permette di caratterizzare le lesioni cutanee del paziente tramite diverse procedure e strumentazioni, come l’analisi del pelo, la preparazione di vetrini citologici da analizzare al microscopio ottico, l’utilizzo della lampada di Wood che emette luce nella gamma dell’ultravioletto. In questo modo è possibile raggiungere la diagnosi di una patologia cutanea, parassitaria o di altra natura, e la definizione del protocollo terapeutico adatto alla cura del nostro amico.

dott.ssa Federica Bonadiman