Censimento, una scelta di futuro

Censimento, una scelta di futuro

E’ tempo di censimento decennale sulla consistenza e la dislocazione territoriale delle minoranze linguistiche in Trentino, e per la valle di Non (ma anche per i vicini solandri) questa è l’occasione, la terza, di potersi dichiarare ladini nonesi/solandri.

Lo abbiamo già fatto, soprattutto in valle di Non, nel 2001 e nel 2011 con percentuali crescenti ed importanti, ma stavolta possiamo fare di più per riuscire finalmente ad ottenere il riconoscimento da parte della autorità regionali e provinciali.

Riconoscimento che nei numeri, come prevede la legge dello Stato italiano, ci sarebbe già dovuto essere da vent’anni!

La scelta ora è nelle mani dei cittadini delle due valli che dal 3 ottobre al 20 dicembre 2021 hanno la facoltà di dichiarare la propria ladinità, unico serio modo questo per poter conservare e valorizzare l’identità del noneso e solandro, linguaggi il cui uso si sta via via perdendo nella quotidianità dei rapporti e che invece va preservato come bene prezioso per le future generazioni.

La nostra è una valle ricca di storia che ha pochi uguali nell’Arco alpino come dimostra la dovizia di castelli, chiese, palazzi, eremi che ne costellano il paesaggio. Ha una letteratura in prosa e in versi codificata da almeno un paio di secoli ed il riconoscimento linguistico di minoranza ne garantirebbe la conservazione con un’apposita sezione da da allestire in una sede che rappresenti tutta la valle.

A differenza dal passato, grazie anche ai nuovi mezzi on-line che stanno aprendo interessanti canali di comunicazione, il linguaggio locale sta ritrovando parole e modi di dire che nella loro originale freschezza fanno emergere le sfumature che caratterizzano ed identificano da sempre il noneso. 

Ragioni storiche, testimonianze e le modalità ‘tecniche’ per una dichiarazione motivata di ladinità (dichiarazionelo sottolineoche è assolutamente anonima!) le trovate nell’inserto che “il Melo” questo mese offre ai lettori per consentire una scelta consapevole.

Stavolta infatti, rispetto alle due precedenti rilevazioni decennali, la dichiarazione va fatta unicamente per via telematica. Questa modalità, decisa dalle Autorità provinciali, non semplifica ma rende più complicata la scelta soprattutto per anziani e adulti che hanno minore familiarità con i mezzi elettronici. Per questo serve maggiore impegno e fornire di tutte le informazioni possibili a chi intende esercitare questo diritto.

La valle di Non nella sua storia ha dimostrato di sapere essere trainante in scelte fondamentali nell’agricoltura e nella cooperazione, dovrebbe e potrebbe continuare a farlo anche nella cultura e nella riscoperta della propria identità di fondo.

Questo del resto è l’obiettivo su cui si sta impegnando “il Melo” che da oltre sette anni mese dopo mese porta avanti una pagina per la conoscenza e l’uso quotidiano del noneso.

Tutto questo in piena autonomia e senza finalità politiche né tanto meno partitiche e nella convinzione di rendere in tal modo un buon servizio soprattutto verso le future generazioni.

Giacomo Eccher