Dermulo, rifinanziata la rotatoria, ma come?

Cancellato nel 2013 dall’allora assessore provinciale ai LLPP Mauro Gilmozzi torna nel bilancio della Provincia il finanziamento della rotatoria di Dermulo, 5 milioni di euro, due in più rispetto ai circa 3 che otto anni fa erano stati stornati e dirottati su altre opere. La notizia è arrivata dal presidente e Maurizio Fugatti in risposta ad un’interrogazione del consigliere Lorenzo Ossanna. Da Fugatti anche la conferma che il progetto riparte dalla rotatoria a raso, soluzione che dopo ben 13 progettazioni ed altrettante varianti era stata a suo tempo bocciata dalle associazioni imprenditoriali della valle in quanto ritenuta non risolutiva.
Accantonata la proposta di rotatoria a livelli sfalsati, ipotesi condivisa dal Comune di Predaia e dal neonato Comitato spontaneo per la viabilità in Alta Anaunia perché troppo costosa (da 15 a 20 milioni di euro il costo, secondo Fugatti) e di complessità tecnica (gestione del traffico durante le fasi di interramento della sede stradale, interferenze con strutture ferroviarie, realizzazione di parcheggi) di tutt’altro ordine rispetto alla rotatoria a raso.
Per la Provincia l’unica soluzione percorribile con le risorse disponibili è appunto la rotatoria a raso di fronte alla chiesa di Santa Giustina, la conservazione dell’edificio commerciale (Isola dei Sapori, NdR) al centro dell’incrocio, la realizzazione di 98 parcheggi per l’interscambio auto – ferrovia, la riorganizzazione delle fermate degli autobus e la razionalizzazione e la messa in sicurezza di tutti i percorsi perdonali.
“Soluzione che si può in ogni caso discutere e valutare in confronto con il territorio” – ha aggiunto Fugatti e lo ha ribadito anche l’assessore Giulia Zanotelli.
Le due possibili soluzioni (rotatoria a raso o a piani sfalsati) sono state ampiamente illustrate da “il Melo” durante la scorsa estate e per il nostro mensile c’è la soddisfazione di aver contributo, dopo anni, a far tornare al centro dell’attenzione questo importante nodo viario che interessa anche la valle di Sole.
Sul punto abbiamo sentito la sindaco di Predaia, Giuliana Cova, il commissario della Comunità di Valle, Silvano Dominici, e il presidente dell’associazione artigiani val di Non, Andrea De Zordo. Erano stati infatti gli operatori economici, all’epoca, a stoppare con un deciso no la rotatoria a raso per l’incrocio di Dermulo.


Giuliana Cova (Sindaca di Predaia)
“Ovviamente sono soddisfatta per l’annunciato stanziamento di 5 milioni ma occorre puntare ad una soluzione che sia davvero risolutiva e sicuramente il confronto con il territorio risulta essere determinante”. Questo il commento a caldo della sindaca di Predaia, Giuliana Cova. E spiega: “Risolvere il nodo traffico a Dermulo, che in ore di punta è problematico soprattutto per i mezzi pesanti che hanno numeri sempre in crescita, è un intervento imprescindibile ed atteso da anni”.
Quanto al risultato Cova si dice certa che i tecnici della Provincia sapranno trovare la soluzione più adeguata “anche prendendo come base il vecchio progetto che può essere rimodulato per esempio tenendo conto della pericolosità del passaggio a livello verso i Masi e del transito delle corriere di linea”.
Sulla soluzione rotatoria a raso non ha preclusioni di principio. “All’amministrazione comunale interessa raggiungere l’obiettivo di migliorare la scorrevolezza dei flussi veicolari evitando il crearsi degli attuali rallentamenti, che impattano negativamente sull’inquinamento atmosferico, sull’umore delle persone che devono stare in coda per raggiungere il posto di lavoro, nonché tutelare l’incolumità dei pedoni che transitano a Dermulo e da Dermulo alla località Plaze”.
Silvano Dominici (Commissario Comunità Valle di Non)
Progetto vecchio, le attese erano altre! A dirlo è il Commissario della Comunità Valle di Non, ing. Silvano Dominici. “Personalmente ho accolto la notizia con qualche perplessità, non posso nasconderlo. Si tratta, di fatto, della replica di un film già visto”. E spiega: “Qualche anno addietro, da semplice consigliere della Comunità della Val di Non, mi dichiarai favorevole di fronte ad una soluzione “light” per quanto riguarda il nodo di Dermulo, purché si facesse qualcosa. A distanza di dieci anni riconosco che, chi allora chiedeva un intervento più coraggioso, aveva nettamente ragione”. Il nodo di Dermulo rappresenta una criticità per la mobilità di due valli che pesano per oltre quaranta mila abitanti, con un flusso impattante in termini di mezzi pesanti. Il Commissario allarga il discorso anche al resto della valle. “Si percepisce, più in generale, l’urgenza di una nuova stagione di investimenti nelle infrastrutture viarie, tema rispetto al quale, per quanto concerne la Val di Non, siamo davvero rimasti molto indietro e che, in qualche modo, limita la competitività del nostro territorio. Dalla Val di Non, su questo tema, è arrivata una richiesta chiara e condivisa non solo da parte delle amministrazioni locali ma anche dai rappresentanti dei settori economici; attendo con fiducia che le richieste poste al presidente Fugatti ed alle strutture provinciali competenti, trovino ascolto”.
Andrea De Zordo (Associazione Artigiani)
Le categorie economiche, con in prima fila gli artigiani, negli anni scorsi non hanno mai nascosto la loro contrarietà alla rotatoria di Dermulo come era stata proposta dalla Provincia ritenendo questa soluzione inadeguata se non addirittura peggiorativa per la scorrevolezza dei flussi viari.
Adesso che il progetto torna di attualità, che cosa dicono?
“Non abbiamo cambiato idea sul vecchio progetto ma apprezziamo la disponibilità della Provincia al confronto, cosa che in passato era mancata in termini operativi” – ci dice il presidente dell’Associazione artigiani della valle di Non, Andrea De Zordo. Proprio per parlare della rotatoria, e più in generale della soluzione del nodo traffico a Dermulo, l’Associazione Artigiani ha avuto un confronto informale con i tecnici provinciali ed in quella sede sono emerse possibili modifiche e novità per superare le perplessità degli operatori economici. Non c’è ancora nulla di definitivo almeno fino a quando non non sarà effettivo lo stanziamento a bilancio dei 5 milioni promessi da Fugatti. Solo dopo infatti scatteranno le verifiche tecniche sulla fattibilità della rotatoria rivista e corretta. “Puntiamo ad una soluzione se non ottimale almeno migliorativa dell’attuale incrocio di Dermulo che così con può rimanere” – conclude De Zordo.