La prevenzione delle comuni infestazioni primaverili

La prevenzione delle comuni infestazioni primaverili

L’arrivo della primavera, oltre a portare allo sbocciare dei fiori e al piacevole cinguettio degli uccelli, sfortunatamente, vede una recrudescenza di ospiti indesiderati dei nostri amici animali: i fastidiosi parassiti. Come veterinari, vediamo in prima persona il disagio e i rischi per la salute che questi piccoli esseri rappresentano per i nostri amici animali. Anche se potrebbero sembrare solo un fastidio stagionale, in verità è necessaria una protezione tutto l’anno per garantire la salute del tuo animale.  L’arrivo del caldo primaverile porta con sé grandi insidie, ma un parassita come per esempio la pulce, può sopravvivere nelle nostre abitazioni anche quando fuori fa freddo.

Anche qualche zecca potrebbe resistere in presenza di un inverno mite, é quindi importante che il trattamento antiparassitario venga effettuato tutto l’anno, senza interruzioni.

In questo articolo facciamo luce sui più comuni nemici primaverili – pulci, zecche, zanzare e flebotomi – per fornirti le conoscenze per tenerli a bada.

Immagina piccoli vampiri che saltano sul tuo animale domestico, banchettano con il loro sangue e lasciano dietro di sé morsi pruriginosi e irritanti. Questa è la realtà delle pulci: minuscoli insetti con la capacità di rendere la vita infelice agli animali domestici. Misurano da 1,5 a 4 millimetri, ma hanno la capacità di fare salti altissimi e raggiungere il vostro animale in qualsiasi punto. Le femmine depongono fino a 50 uova al giorno, da cui originano piccole larve che si annidano dappertutto: sul vostro animale, su tappeti, fodere e cucce.

I pericoli delle pulci vanno ben oltre il semplice prurito. Possono trasmettere la tenia (vermi intestinali) e causare reazioni allergiche (si manifesta con pelle rossa e infiammata). Oltretutto nel gatto possono arrivare a causare anemia, altra preoccupazione per i nostri amici felini.

Animali infestati da pulci presentano prurito, soprattutto attorno alla base della coda e a livello della schiena, piccoli granelli neri tra il pelo (feci delle pulci), pelle rossa e infiammata, soprattutto sulla pancia, sull’inguine e attorno alla base della coda causata dai morsi delle pulci.

Il trattamento delle pulci prevede l’utilizzo di farmaci topici e/o farmaci per via orale, ed eventuali collari antipulci (anche se non efficaci come i primi due). L’animale deve essere coperto tutto l’anno. Non ultimo il controllo ambientale, cioè una buona pulizia della casa (passare regolarmente l’aspirapolvere, lavare le cucce degli animali e trattare il giardino con insetticidi sicuri per gli animali per interrompe il ciclo di vita delle pulci).

Le zecche sono piccole ma hanno un impatto molto più grande delle pulci. Sono piccole 3 millimetri ma dopo il pasto di sangue possono raggiungere il centimetro. Il tipo di zecca e la durata del suo attaccamento determinano il rischio di trasmissione della malattia. Questi aracnidi si attaccano alla pelle dell’animale e si nutrono del suo sangue, trasmettendo potenzialmente una serie di malattie gravi, tra cui la malattia di Lyme, l’ehrlichiosi, babesiosi e hepatozoonosi, che causano rialzi febbrili ed anemie.

Come possiamo prevenire morsi da zecche sui nostri animali?

Ispezionando regolarmente l’animale dopo aver camminato in aree boscose o erba alta. Prestare molta attenzione ad aree come orecchie, collo, zona ascellare ed inguine. Le zecche appaiono come piccole protuberanze rotonde che diventano più grandi man mano che si nutrono.

La prevenzione è fondamentale e da attuare tutto l’anno, ma con maggior attenzione da aprile a ottobre. Si possono utilizzare come per le pulci prodotti topici, farmaci per via orale, e collari.

Mentre le pulci e le zecche rappresentano una minaccia evidente, le zanzare rappresentano un pericolo più insidioso. Questi minuscoli insetti trasmettono la filariosi, una malattia parassitaria potenzialmente fatale che danneggia il cuore e i polmoni dei cani. Le zanzare infettate dalle larve della filaria mordono i cani, iniettando le larve nel loro flusso sanguigno. Queste larve maturano in vermi adulti, che possono raggiungere 15 centimetri di lunghezza, che si stabiliscono nel cuore e nei vasi sanguigni, causando gravi danni nel tempo, tra cui insufficienza cardiaca e tromboembolismo polmonare.

Sintomi della filariosi cardiopolmonare sono tosse, letargia e difficoltà respiratorie. Sfortunatamente, questi sintomi di solito si presentano quando l’infestazione è già grave.

La prevenzione, da effettuare da aprile a novembre, prevede la somministrazione di farmaci per bocca sotto forma di compresse o tavolette masticabili, da somministrare ogni mese, partendo dal mese precedente la comparsa delle zanzare fino al mese successivo alla loro scomparsa. Come alternativa esiste un’iniezione da eseguire una volta ad inizio stagione, che può essere effettuata dal veterinario curante.

I flebotomi sono degli insetti simili a piccole zanzare, che possono trasmettere un protozoo chiamato Leishmania infantum. I flebotomi sono attivi dopo il tramonto, ed il cane viene punto durante le ore notturne. I segni clinici della leishmaniosi variano da sintomi vaghi quali perdita di peso, anoressia e

debolezza a sintomi più gravi quali pallore, epistassi, lesioni cutanee e segni di insufficienza renale. L’unica arma per evitare questa malattia è impedire che il cane venga punto dal flebotomo. Questo può essere evitato tramite l’utilizzo di collari e/o pipette antiparassitarie.

Esistono inoltre prodotti per bocca che aumentano l’immunità verso il protozoo e vaccini parzialmente immunizzanti.

Dott.ssa Melania Dallago