L’educazione… civica

L’educazione… civica

Quando a scuola, per la prima volta, mi hanno detto che ci sarebbe stata la lezione di educazione civica io non sapevo che cosa fosse. Ho poi scoperto che si tratta di una materia trasversale per imparare ad essere cittadini responsabili che si preoccupano della propria comunità. 

Infatti l’educazione è “Il processo attraverso il quale vengono trasmesse informazioni a persone in via di crescita o suscettibili di modifiche nei comportamenti intellettuali e pratici, gli abiti culturali di un gruppo più o meno ampio della società”; civica significa “ciò che è proprio dei cittadini, poiché appartengono a uno stato”. 

Lo scopo è quello di approfondire da un punto di vista contenutistico la materia, accrescere le competenze civiche, ma soprattutto favorire un atteggiamento critico al fine di rendere gli studenti capaci di approfondire e prendere una posizione su diversi temi in maniera consapevole. 

Pensandoci, molte cose che si utilizzano nella vita quotidiana sono collegabili ai temi della cittadinanza, per esempio: il passaporto (per il tema dell’appartenenza), la tessera elettorale (partecipazione e appartenenza alla società), volantini di associazioni del territorio (cittadinanza attiva).

La nostra Costituzione fa si che i cittadini si sentano appartenenti e partecipi alla vita sociale dello Stato.

Proprio per questo motivo è importante conoscerne i principi fondamentali, ne cito per esempio alcuni:

L’Italia è una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”, democratica perché non ci sono più i “sudditi”, ma tutti i cittadini sono “sovrani”, cioè decidono attraverso il voto da chi vogliono essere rappresentati. É basata sul lavoro perché il lavoro viene considerato l’elemento su cui la società si deve fondare. Nel passato invece spesso le società si basavano sulla nobiltà e sulle ricchezze. Vengono riconosciuti “i diritti a tutte le persone”, sia come persone singole e come membri della società.  Ci sono però, anche dei “doveri”, come ad esempio quello di solidarietà.

Diritto di “uguaglianza”. Siamo tutti uguali davanti alla legge.  Se io parlo una lingua diversa dalla tua o tu credi in una religione diversa dalla mia siamo comunque uguali; siamo uguali se io ho la pelle nera e tu hai la pelle bianca; siamo uguali se io ho un’idea diversa dalla tua, se io sono donna e tu uomo. Lo Stato ha il compito di assicurare a tutti le stesse opportunità.

La Repubblica italiana “difende le bellezze artistiche e culturali del nostro Paese”, promuove l’ambiente la cultura e la ricerca scientifica e tecnica.  Spetta a noi cittadini rispettare e valorizzare l’ambiente attraverso semplici e piccoli gesti, poiché ne siamo parte integrante e sostanziale! L’Italia rifiuta la guerra. Il nostro Paese non considera la guerra uno strumento per la soluzione delle controversie. Con la scuola ho avuto l’opportunità di partecipare ad una lezione sulla cittadinanza attiva, tenuta da Ghe rardo Colombo, un ex magistrato che svolge lezioni sulla Costituzione nelle scuole e nelle Università. 

Nel suo discorso spiegava quanto i contenuti di questa legge siano ancora attuali al giorno d’oggi, anche se scritta nel 1946. 

Mi è rimasta impressa la passione con cui ne parlava e la sua capacità di trasmetterne l’importanza.

“Cittadinanza attiva non significa solamente conoscere la Costituzione, ma anche i cittadini devono fare la loro parte, per esempio rispettando l’ambiente, le persone, gli animali e le regole sociali, partecipando attivamente alla vita del proprio paese”.

Sarebbe buona cosa che le persone all’interno di una comunità si abituassero a proporre nuove idee invece che criticare passivamente!

Ecco perché è importante studiare e conoscere l’educazione civica. Ci permette di formarci come cittadini, conoscendo diritti e doveri e fa crescere in noi la consapevolezza di appartenere ad una comunità nella quale ognuno deve spendere le proprie energie cosi da renderla migliore!

Scout Cles si riparte!

Con ottobre inizia un nuovo anno con il Gruppo Scout Cles 1 per gioco, avventura, servizio e l’iscrizione è  aperta a bambini e ragazzi dagli otto ai ventun anni. Tra gli 8 ed i 12 anni puoi diventare un lupetto e far parte del Branco. Se sei un ragazzo o una ragazza tra i 12 ed i 16 anni puoi imparare ad accendere un fuoco, montare una tenda, orientarti con la bussola con il Reparto! Se hai più di 16 anni puoi metterti in gioco nel Clan e vivere nuove avventure con altri giovani. Per info chiama il 339.1093827; 348.4932989 oppure e mail a: gruppocles1@gmail.com

Emanuele Pilati