Revò, curva della morte addio!

Revò, curva della morte addio!

Quasi trent’anni di progetti, proteste, sollecitazioni, ma la curva dei Ridi, alias ‘della morte’ è sempre lì al suo posto, stretta e pericolosa.

Adesso finalmente, dopo la nascita del Comune Novella e l’accresciuta capacità di ‘pressione politica’ di questo importante nuovo Ente, il problema è ritornato di stretta attualità con lo stanziamento, da parte della Giunta Provinciale, di 700.000 euro, sufficienti, si spera, a risolvere questo annoso e pericoloso nodo viario.

Intanto la gente aspetta e assiste impotente, giorno dopo giorno, al transito di decine e decine di Tir frigo che vanno e vengono dal vicino magazzino ‘Terza Sponda’, uno dei più trafficati ed operativi del consorzio Melinda.

Qui infatti, oltre alle mele raccolte negli estimi di Cagnò, Revò e Romallo, arrivano per la lavorazione le mele delle cooperative Sabac di Brez, Scaf di Livo e del Santa Apollonia di Caldes, un andirivieni continuo di mezzi pesanti che va ad aggiungersi al traffico privato.

Un pericolo costante tanto che la gente della Terza Sponda ha battezzato questo tratto “curva della morte(anche se fortunatamente non si sono ancora verificate vittime…) perché ogni volta che vi si transita si rischia grosso se si incrocia un Tir o un semplice mezzo pensante, compresi i bus di linea e gli scuolabus che portano alunni e studenti al vicino plesso scolastico di Revò.

I Ridi, trent’anni di progetti

Un primo progetto di allargamento della curva dei Ridi con l’inserimento di una terza corsia era già stato redatto dall’Anas nel 1995 nell’ambito del programma di rettifica della SS 42 del Tonale e della Mendola. L’intervento, già appaltato, è però rimasto sulla carta per il fallimento dell’impresa aggiudicataria.

Nel mese di marzo 1998 la SS 42 era passata dall’Anas alla Provincia ma si è dovuto attendere quattordici anni (il 2012!) per vedere un altro progetto, sta volta con una rotatoria all’incrocio con la SP verso Tregiovo / Lauregno. Redatto dalla Provincia che per l’opera aveva stanziato 1,4 milioni di euro, quel progetto è rimasto sulla carta e nel 2014 la somma è stata stralciata dall’allora presidente Rossi e la somma traslata sugli esercizi successivi al 2018, ma non se ne è fatto più nulla.

Nel 2021, con la Giunta Fugatti, il tema è tornato d’attualità con un nuovo progetto di allargamento (con terza corsia) e il superamento dell’ipotesi con rotatoria che peraltro, nel 2012 aveva trovato l’approvazione dell’allora Consiglio comunale di Revò e l’avvio della picchettatura e delle procedure di esproprio. Tutto poi finito nel nulla.

Una storia infinita che ben conosce, vivendola quasi ogni giorno come utente della strada, l’ex consigliera provinciale Caterina Dominici, che da almeno trent’anni (di cui 13 trascorsi in Consiglio provinciale) si batte per risolvere il problema della ‘curva della morte’. “Non tanto perché vittime ce ne siano state ma per il timore che si prova quando su quella breve tratta si incrocia uno dei mastodontici Tir frigo che vanno e vengono dai magazzini Melinda della zona. Ma anche per il normale traffico pesante oltreché dai passaggi (scuolabus e mezzi privati) generato dalle scuole elementari e medie a cui affluiscono gli studenti di Revò, Cagnò, Romallo, Cloz e Brez” – ricorda la Dominici.

Di strade la ex consigliera nonesa si era occupata in varie occasioni. Correva infatti il 2003 quando il Consiglio provinciale aveva fatto proprio un suo Ordine del giorno che impegnava la Giunta provinciale (allora c’era Dellai…) a predisporre un progetto esecutivo per la sistemazione della tratta della SS 42 tra Romallo e Cloz (poi regolarmente attuata) e dei restanti nodi della viabilità della Terza Sponda. 

Nel 2006 altro ordine del giorno che aveva impegnato la Giunta sulla tratta Rocchetta – Mollaro (doppia corsia in salita, anche questa realizzata) e contemporaneamente anche per la ‘curva della morte’ a Revò. Il progetto era stato redatto e finanziato sei anni dopo, dall’assessore ai LLPP Alberto Pacher ma poi stralciato dal successore Mauro Gilmozzi.

E adesso?

Lo scorso 30 marzo il Consiglio comunale di Novella all’unanimità, ha approvato il progetto preventivo sui lavori di allargamento della curva dei Ridi predisposto dalla Provincia. L’elaborato prevede un’aiuola spartitraffico sull’innesto della SP Tregiovo / Lauregno con corsie di svolta e di ingresso nella carreggiata in prossimità della curva che verrà allargata a valle con un terrapieno.

Progetto per noi soddisfacente purché l’allargamento avvenga in modo uniforme per tutta la lunghezza senza restringimenti della carreggiata, venga posta attenzione all’inserimento sulla SS 42 di via Giovanni Canestrini e venga previsto il marciapiede per tutto il tratto allargato” – riferisce il sindaco Donato Preti.  E si dice ottimista sull’avvio dei lavori, anche se i tempi non sono ancora stati fissati.

Giacomo Eccher