Commezzadura e le sue chiese

Commezzadura e le sue chiese

La parola “commezzadura” è molto antica e risale almeno al 1213. Essa ricorda che le terre coltivabili erano date per metà ai coloni che le tenevano. La comunità è formata da cinque paesi: Piano, Almazzago, Deggiano, Mestriago e Mastellina; più un paese, di cui esiste il ricordo dal 1308, Mirandola, che dovrebbe essere Mestriago.

Da tempi lontani, la Commezzadura appartiene al decanato di Ossana, al quale attualmente si trova collegata anche per la scuola. Le chiese della comunità sono almeno sei, tutte ben curate.

Almazzago si trova sul lato sinistro della valle e viene ricordato già nel 1212. La sua chiesa invece risale al 1530, dopo un voto fatto dalla popolazione vent’anni prima per essere salvata dalla peste. Venne dedicata a S. Rocco e ai santi Fabiano e Sebastiano e fu consacrata nel 1593. Durante il 1800 fu devastata da due incendi e la statua del patrono appartiene a quell’epoca. Nel secolo XIX ebbe anche la sua Via Crucis. Il campanile termina a pera.

Mestriago ha la chiesa dedicata a S. Giovanni Battista. Si può vedere nella parte vecchia del paese, in alto, e fu consacrata nel 1617. La pala ha il Battesimo di Gesù con in basso un buon antipendio in cuoio. La Via Crucis, opera settecentesca di pittori della vicina Mezzana, si trova ora nella chiesa di Piano.

Deggiano ha un edificio sacro edificato nel 1580 e il Patrono è la SS.ma Trinità (come altre sei chiese in Trentino). L’interno della chiesetta è semplice e essenziale. Gli affreschi ora sono scomparsi, anche se rimangono le pitture del secolo XVIII. L’altar maggiore ricco di intagli e decori ha la pala della Trinità, mentre statue devozionali dell’Immacolata e S. Giuseppe occupano il posto delle pale negli altari laterali. Il campanile venne costruito agli inizi del secolo XVII.

Mastellina ha la dedica a S. Antonio abate, come altre 17 in diocesi di Trento (nella Valle di Non ce ne sono cinque: Preghena, Ruffrè, Rallo, Banco e Dovena a ricordare posti di grande allevamento del bestiame).

Durante il Medioevo la chiesa apparteneva a Campiglio. Nel XV secolo la costruzione viene citata spesso; alla fine del medesimo secolo la chiesa fu consacrata. Gli affreschi furono imbiancati nel 1600. Tre sono gli altari, con il maggiore assai prezioso, con statue gotiche che rappresentano Maria col Bambino, S. Antonio e il Battista. Essi compaiono anche sull’antipendio in cuoio. A destra l’altare è del 1629, a sinistra si trova il Crocifisso con S. Carlo e S. Caterina. Sul campanile si trova solo una campana.

Piano possiede una delle poche chiese dedicate a S. Giuseppe (una decina in Trentino).

Fu costruita nel 1631 e consacrata dal Principe Vescovo di Trento, Sigismondo Antonio Thun, nel 1672. L’altar maggiore, opera del noneso Vigilio Prati è del 1716 con una pala moderna. Il suo campanile risale a circa cento anni fa.

Chiesa di S. Agata. Si trova in una bellissima posizione fra i paesi di Piano e di Mestriago. Agli inizi era romanica ma fu poi trasformata in gotica nel XVI secolo. Sul fianco dell’edificio campeggia un grande S. Cristoforo. L’interno della chiesa è a due navate diseguali. Sulla parte absidale con un restauro del 1932 e del 1981 sono state evidenziate le storie di S. Agata, mentre altri numerosi affreschi sono attribuiti a Simone II Baschenis. Compaiono i quattro Dottori della Chiesa occidentale (i santi Ambrogio, Agostino, Girolamo e Gregorio Magno) e altri santi dell’Antico e Nuovo Testamento. Notevole l’altare dedicato a S. Bartolomeo, ornato da Simone Lenner nel 1629. Il fonte battesimale risale al 1594. Il campanile con tre campane ne fu privato nel 1916, ma riebbe i sacri bronzi nel primo dopoguerra (1923).

Don Fortunato Turrini