I gatti, nella storia, nel mondo e nelle nostre case

I gatti, nella storia, nel mondo e nelle nostre case

Nella storia e nel mondo

Li chiamiamo e spesso ci ignorano, li sgridiamo e si allontanano da noi indifferenti, lanciamo un gioco e non ce lo riportano. Grandi seduttori e tra gli animali più eleganti, i gatti, o si amano, o si odiano.

Il gatto venne in contatto con il genere umano nel 10.000 a.C. nella Mezzaluna Fertile, regione storica del Medio Oriente e ha partecipato poi per millenni alla vita dell’uomo un po’ in tutto il mondo. Sicuramente l’aspetto predatorio di questa specie, l’abilità nel cacciare ratti, serpenti ed altri animali, risultava essere particolarmente vantaggioso dal nostro punto di vista.

Il gatto indoor (in casa)

Oggi il gatto domestico (Felis Silvestris Catus, che deriva dal gatto selvatico nordafricano) è divenuto un importante animale da affezione non più per il suo essere cacciatore ma perché ritenuto da molti una bella compagnia.

Vorrei spiegare tutte le sfaccettature caratteriali di questa specie, ma l’etologia felina è limitata negli studi a causa del fatto che molti gatti ormai sono tenuti in casa. Clienti, veterinari e comportamentalisti (medici veterinari che si occupano del comportamento degli animali) si incontrano spesso per valutare atteggiamenti del gatto indoor correlati a stress ed ansia, più che per studiare il suo comportamento in un buono stato di benessere. Questa specie nella vita all’aperto ha la possibilità di fare molta attività fisica (esprimendo il suo istinto da predatore, arrampicatore, saltatore) e di stimolare la propria curiosità esplorando zone sconosciute. Purtroppo la vita all’aperto presenta anche rischi come ad esempio auto e strade trafficate, esposizione a parassiti, malattie infettive e lotte con altri gatti.

Dal punto di vista sociale invece, a differenza del cane che vive in branchi, può condurre una vita solitaria e ha un carattere particolarmente individualista, ma può decidere di vivere, interagire e socializzare con altri. In gran parte è la storia dell’individuo a formare l’aspetto sociale di ogni gatto e il momento più importante per determinarlo va dalla quarta alla settima settimana di vita.

La convivenza obbligata con l’uomo o con altre specie in un ambiente ristretto o indoor è quindi possibile, ma abbiamo bisogno di permettere al gatto di esprimere i suoi comportamenti naturali per evitargli fonti di stress e di ansia. é quindi necessario stimolare fisicamente e mentalmente il gatto per soddisfare i suoi istinti naturali (il più importante quello ludico) per contribuire al suo benessere e salute.

Il gatto è un animale abitudinario, molto legato al territorio, per cui ogni modifica all’interno dell’ambiente o della routine giornaliera potrà essere causa di stress. Ne possono essere esempio il semplice spostamento dei mobili o della lettiera. Ogni cambiamento è consigliabile farlo gradualmente in modo che il gatto possa abituarcisi nel tempo. Nuovi arrivi in famiglia, traslochi, mancanza di stimoli nell’ambiente, convivenza con altri (animali o uomini) in ambienti ristretti, possono essere tutti fattori che influenzano negativamente il benessere del nostro gatto.

Segni e sintomi di stress

Segni e sintomi che indicano che il nostro gatto è stressato sono: tremore, diminuzione dell’attività, irrequietezza, vocalizzazione eccessiva, inappetenza, tendenza a isolarsi e nascondersi, tentativi di fuga, aggressività, diarrea, sporcare fuori la lettiera, presenza di piaghe e lesioni, chiazze di pelle senza pelo sulla superficie corporea dovute a leccamento eccessivo o pelo poco curato. Possiamo arrivare ad osservare anche disturbi ossessivo compulsivi (comportamenti ripetitivi ed eccessivi) quali miagolare ripetutamente, succhiare o masticare tessuti, pulirsi ossessivamente, camminare senza sosta.

Come nell’uomo, lo stress cronico può avere ripercussioni sulla salute dei gatti ed a lungo termine causare un indebolimento del sistema immunitario e renderli più sensibili a malattie. Alcune patologie correlate nel gatto posso essere: disturbi delle vie urinarie (cistiti ricorrenti ed urolitiasi) enteriti, obesità, problemi dermatologici e malattie metaboliche. Un’attenta valutazione dell’ambiente in cui vive l’animale e delle sue abitudini (alimentari, sociali e di gioco) è necessaria per individuare la causa del problema e per poterlo risolvere.

Il gatto e il suo benessere nelle nostre case

Alimentazione: Il gatto necessita di un’area adibita all’alimentazione che si deve trovare in un posto silenzioso e pulito (lontano dalla cassetta igienica). Usufruire di una ciotola per il cibo e una per l’acqua o fontanella d’acqua, con acqua sempre fresca. Possiamo anche nascondere delle crocchette in casa per incuriosire il gatto e stimolarlo nel procacciarsi il cibo. Inoltre, sono consigliati giochi alimentari dedicati per stimolare l’istinto ludico del gatto.

Essendo particolarmente sedentari i gatti indoor necessitano inoltre di un’alimentazione che li aiuti a far fronte al problema di boli di pelo e che li eviti l’obesità.

Riposo: l’area dove riposa deve essere un’area tranquilla e potrebbe cambiare in base all’ora del giorno e a seconda della luce del sole. La cuccia è quel posto dove il gatto possa sentirsi al sicuro, distante da punti di passaggio e possibilmente sollevata da terra.

Igiene: la lettiera (almeno una per gatto) da posizionare in un’area tranquilla deve essere sempre accessibile al gatto.

Gioco: l’area adibita al gioco deve essere ampia da permettere al gatto di correre, giocare e sdraiarsi in alto (come accessorio si può utilizzare il tiragraffi che permette al gatto di farsi le unghie, arrampicarsi e nascondersi, in rispetto dei suoi istinti naturali).

E’ importante mantenere i gatti attivi con dei giochi.

Per fare ciò possiamo comprare dei giochi dedicati a forma di topo o pallina che possiamo lanciare e ogni giorno prima di lasciare casa posizionarli in posti differenti per promuovere l’attività di ricerca. Scatole di cartone aperte o piccoli anfratti della casa lasciati accessibili sono semplici attenzioni che possono stimolare la curiosità e l’istinto da esploratore del nostro gatto mentre non siamo in casa. Giochi dedicati e più complessi si possono invece trovare in negozio o in internet, quali per esempio giochi a tunnel e tiragraffi ad albero con casette.

I gatti ci regalano molto dal punto di vista affettivo, da parte nostra bastano piccole attenzioni affinché loro possano vivere serenamente in nostra compagnia.


Pet Therapy: si riferisce all’impiego di animali da compagnia come parte integrante del processo di trattamento di specifiche malattie nell’uomo. Studi scientifici dimostrano la sua efficacia in: disturbi dello spettro autistico, difficoltà di apprendimento, difficoltà mediche in pazienti con malattie acute o croniche, problemi comportamentali ed emotivi. Il meccanismo scientifico dimostrato essere alla base di questo tipo di terapia si basa sulla riduzione di ansia, pressione sanguigna, battito cardiaco, abbassamento del livello di ormoni responsabili della risposta allo stress ed aumento della quantità circolante di ormoni e neurotrasmettitori determinanti emozioni positive. In generale tutto ciò migliora l’umore ed equilibra emozioni e comportamenti.

Nell’immagine: Katia Bertoldi (coadiutore animale e responsabile delle attività dell’Azienda “Zampa Amica” attiva dal 2010 sul territorio della provincia nell’ambito degli Interventi Assistiti dagli Animali) durante un giorno di lavoro in una residenza per anziani

Redazione