Ambiente e clima

Ambiente e clima

Iniziamo con questo numero di marzo una serie di interventi che il nostro giornale intende promuovere dando voce ai nostri ragazzi. Si tratta degli alunni che frequentano gli istituti di scuola superiore, operanti sul nostro territorio. Dare voce significa riportare fedelmente quanto e giunto in redazione, senza porre correttivi, evidenze o sintesi dei testi. Da parte nostra abbiamo deciso di riportare ogni mese i testi di tutti i cinque istituti e pertanto lo spazio assegnato è di sole mille battute. Apprezzate quindi lo sforzo di sintesi oltre alla qualità dei contenuti e delle proposte. Un grande ringraziamento agli alunni, docenti e dirigenti, e un augurio che questa nostra collaborazione sia un esempio di concreto dialogo e confronto. Buona lettura a tutti. Paolo Leonardi

IST. MARTINO MARTINI

Numerose le iniziative del Martini sul tema sostenibilità ambientale. Partiamo dal mondo: alcuni studenti hanno partecipato nel 2017 e nel 2018 – a Bonn e a Katowice – alla COY, la “Conference of Youth” (Conferenza dei Giovani sul clima). Molto più “in piccolo”, ma non con minore entusiasmo, i ragazzi di una seconda hanno aderito al contest “Not in my planet”: coinvolgeranno quattro classi campione e, alla fine di due settimane di misurazione dei rifiuti prodotti, a chi avrà utilizzato meno plastica un premio messo in palio dalla scuola. Ancora: nella quarta AFM il progetto “Tre giorni per l’ambiente” si articolerà in formazione con i docenti di scienze ed esperti forestali. A coronamento, la visita all’ecosistema montano dopo Vaia. Last but not least: il Martini ha partecipato ad “Agenda 2030” promossa dalla Provincia per individuare una strategia territoriale per valutare lo stato dell’arte della sostenibilità in Trentino e implementarla attraverso esercizi “anticipatori” del futuro.

LICEO RUSSELL

Da anni gli studenti del Liceo “B. Russell” sono attenti al tema ambiente e sostenibilità. Un esempio è il bicchierometro, strumento fai da te per misurare l’impatto di bicchieri e palette di plastica usati in pausa caffè e aumentare così la consapevolezza di chi se ne serve. Quest’anno invece, la scuola ha proposto di acquistare borracce in alluminio per ridurre l’utilizzo di bottiglie monouso: un’iniziativa eco apprezzata da ben 430 studenti e professori. Il Russell punta molto sull’impegno diretto dei suoi studenti, come Marianna Stancher che ha preso parte alla 15° Conferenza Mondiale dei Giovani sul Clima a Madrid e partecipato al progetto “Visto climatico”, realizzando uno spettacolo teatrale sui cambiamenti climatici e sulle migrazioni. Queste esperienze hanno permesso a Marianna di comprendere la minaccia posta all’uomo dai cambiamenti climatici e l’hanno spinta a modificare le sue abitudini. Per questo, ci auguriamo sia un esempio non solo per gli studenti del Russell, ma anche per i cittadini delle nostre Valli e del mondo.

ENAIP TRENTINO

Lo sappiamo. Il pianeta è afflitto da plastica, rifiuti e inquinamento. Le conseguenze le vediamo anche in montagna con l’aumento di eventi meteorologici estremi, come testimoniano i recenti fenomeni climatici che hanno interessato il nostro territorio. Gli English Oxford Dictionares hanno scelto tossico come parola simbolo del 2018; solo questo basterebbe a delineare un futuro che forse noi giovani, la Green Generation, guardiamo con più apprensione degli adulti. Cosa possiamo fare noi studenti? Certo, incontrare i climatologi a scuola è stato prezioso, ma come passare dalle parole ai fatti? Dopo aver colto il senso della gastronomia sostenibile, abbiamo scelto filiere corte, favorito il riuso, ridotto sprechi alimentari e rifiuti. Un disciplinare insomma, che ha permesso alla scuola di essere la 1a in Italia ad ottenere il marchio Ecoristorazione (rilasciato dalla PAT tramite l’Agenzia provinciale protezione ambiente). Un piccolo passo verso un doveroso cambiamento culturale.

UPT

La classe IIIC dell’UPT di Cles ha dato inizio ad un progetto finalizzato a contrastare l’eccessivo consumo della plastica. La proposta è pervenuta dalla Comunità della Val di Non che voleva coinvolgere gli studenti per realizzare uno spot pubblicitario. Abbiamo condiviso di trasmettere un messaggio forte e realistico: stiamo distruggendo il mondo proprio con le nostre mani! A mio parere ci siamo riusciti bene. Divisi a gruppi e ogni team ha esposto un’idea su come creare lo spot con questa storia: Leon viveva in un modo scorretto ovvero utilizzava tutte le confezioni in plastica, non si curava di ridurne l’eccessiva quantità e non cercava dei metodi sostitutivi all’uso quotidiano della plastica, mentre Laura si comportava in un modo adeguato nel rispetto dell’ambiente, possedeva i contenitori per la raccolta differenziata e cercava di utilizzare meno plastica possibile. Nello spot vengono riprese scene quotidiane, ma dal “futuro” interviene un Avatar che mostra al ragazzo come il consumo eccessivo di plastica ridurrà il pianeta. Questo spot è stato realizzato in poco tempo, un solo giorno, ma il messaggio è immediato e presto sarà visibile a tutti i cittadini.

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