Ciclabili in Valle di Non, a che punto siamo

Ciclabili in Valle di Non, a che punto siamo

A fine luglio, con l’inaugurazione del collegamento tra la Mendola e l’esistente anello ciclo pedonale dell’Alta valle si è aggiunto un altro tassello, ma rimane tanto da fare per inserire la valle di Non nella rete provinciale del cicloturismo, un settore in rapida espansione e sul quale si gioca una parte significativa del nostro futuro turistico. Questo infatti era (ed è) l’obiettivo maggiore del Fondo strategico Territoriale “Val di Non 2020” adottato tre anni fa dalla Comunità di valle.

A che punto siamo?

Sul punto abbiamo sentito il Commissario delle Comunità valle di Non, Silvano Dominici, il cui mandato è stato recentemente rinnovato fino al dicembre 2022, e con lui abbiamo fatto una sorta di check-up di progetti ed opere in valle di Non.

Attualmente, sono tre i progetti in via di definizione con i soldi del Fondo strategico, con diversi stati di avanzamento: le tratte Mostizzolo – Cles e Cles – Dermulo ed il ponte sulla forra di Santa Giustina.

  1. Della Mostizzolo – Cles si discute da tempo ed è assolutamente prioritaria per far sbucare a Cles la ciclabile della valle di Sole, ora ‘stoppata’ nell’imbuto di Mostizzolo. “Darebbe finalmente un senso compiuto al tratto solandro della rete provinciale, ma poi è necessario proseguire verso Dermulo dove oggi arriva la ciclopedonale da sud” – spiega Dominici. Il costo ipotizzato è nell’ordine di 4 milioni di euro (già disponibili) ed il progetto definitivo, a firma dell’ing. Enzo Cattani, di Termon di Campodenno, in autunno dovrebbe approdare all’esame della Conferenza dei Servizi provinciali. La progettazione è fatta in stretta collaborazione con il Comune di Cles, sui cui territori insiste per intero il tracciato.  Se ci sarà il via libera in primavera 2022 potrà esserci il via all’iter d’appalto. Transiterà in parte su viabilità forestale esistente e su tratte da realizzare ex novo a monte dell’attuale Statale del Faé in direzione Mostizzolo. L’elaborato è stato oggetto nei gg scorsi di un confronto presso la Comunità di valle con intervento, oltre al Commissario Dominici, del sindaco di Cles Ruggero Mucchi (accompagnato nell’occasione dal consigliere Adriano Taller, conoscitore della zona interessata dal percorso), e dell’ing. Sergio Deromedis, dell’Ufficio Ciclopedonali della Provincia.
  2. Per la tratta Cles – Diga S. Giustina la progettazione definitiva ed esecutiva è stata affidata all’ing. Luca Flaim di Endes Engineering Srl di Cles ed interessa il nodo strategico di Santa Giustina dove, in sponda sx., è previsto l’innesto con la futura ciclopedonale verso le Plaze di Dermulo e da qui proseguendo verso l’Alta Valle con l’anello esistente verso il Passo Mendola.  “Basta consultare una qualsiasi carta geografica per comprendere il fascino che avrebbe un percorso ciclabile che attraverso la funicolare della Mendola collegherebbe il lago di Caldaro con la Valle di Rabbi e quindi la valle dell’Adige. Un potenziale volano turistico enorme con un’attrattività che è facile immaginare!commenta il Commissario.
  3. L’area Santa Giustina – Questa zona è interessata da un progetto speciale in definizione tra la Comunità della valle di Non, il Comune di Ville d’Anaunia e Dolomiti Energia Spa che in loco possiede una serie di immobili da valorizzare.

In quest’ottica si sta ragionando su un ponte ad hoc per la ciclabile sulla forra che non interferisca con l’attuale viabilità per valorizzare un’area di passaggio obbligato non solo per i turisti della Valle di Non ma anche della Valle di Sole e buona parte di coloro che si recano a Madonna di Campiglio”- annota Dominici.

Oltre a questi tre progetti in fase di definizione allo studio c’è un intervento in zona Rocchetta per completare la tratta dall’Acetificio, dove oggi termina la ciclabile, alla valle dell’Adige.

Con i comuni della bassa valle è in preparazione un progetto preliminare con capofila il Comune di Ton per collegare la ciclabile dall’Acetificio e la Rotaliana coinvolgendo anche Mezzocorona e Mezzolombardo” – afferma il Commissario.

Tante idee e progetti, ma quando ne vedremo qualcuno realizzato?

La volontà di investire c’èconclude Dominici – le Amministrazioni sono convinte e determinate sulla necessità di portare avanti questi progetti. C’è di sicuro l’appoggio popolare e l’interesse convinto dell’imprenditoria turistica. Si tratta di partite decisive per la nostra valle e conto, nei sedici mesi che ho ancora davanti come commissario, di vedere queste opere avviate ed irreversibili. Poi il nastro lo taglieranno altri, ma questo non importa”.

Giacomo Eccher