Viabilità: rotatoria “Cros de Talao”

Viabilità: rotatoria “Cros de Talao”

Sono numerosi i tratti di strada pericolosi all’interno delle nostre Valli, fortunatamente sembra che dopo anni di discussioni qualcosa si stia muovendo e qualche opera sia stata calendarizzata.

In questo numero de “il Melo” vogliamo parlare del bivio in località “Cros de Talao” (Tuenno) sulla S.P. 73 Destra Anaunia.

La S.P. 73 parte in località Moncovo nel comune di Ton, come diramazione della SS. 43/Ex, attraversa i comuni di Denno, Contà, Ville d’Anaunia e Cles dove infine termina immettendosi nella SS 43. Lo sviluppo della strada è di 17,93km. Alla chilometrica 14,6 spostandosi da Tuenno verso Cles si trova l’intersezione a raso della “Cros de Talao”. Il nome caratteristico dell’incrocio deriva dalla presenza sul posto di una croce e dal toponimo della località attraversata.

L’intersezione coinvolge la SP. 73, ovvero il tracciato viabilistico principale che collega Tuenno con Cles, e due strade comunali, una in direzione di Mechel e una in direzione Pavillo.

In particolare l’incrocio è in un punto di scollinamento tra Tuenno e Cles. Longitudinalmente sulla SP. 73 quindi si forma una zona a dosso che ostacola la visibilità. Per questo motivo sono presenti dei divieti che impediscono ai veicoli in percorrenza della SP. 73 di svoltare alla propria sinistra (impedendo quindi l’attraversamento della corsia opposta). Nonostante i divieti presenti, vista la velocità di percorrenza elevata e la scarsa visibilità dell’intersezione gli incidenti non mancano.

Il bivio è ormai noto sulle testate giornalistiche locali per i numerosi incidenti avvenuti. L’ultimo grave solo il 7 maggio scorso con il coinvolgimento di un motociclista e di alcune automobili. Gli incidenti però non mancano e nel corso di un anno statisticamente sono circa 7 quelli in cui sono coinvolti anche i Vigili del Fuoco locali, mentre sono molti altri quelli di entità più lieve.

Per questo motivo da anni le amministrazioni comunali locali chiedono un miglioramento dell’intersezione alla Provincia con una rotatoria in modo da far diminuire la velocità di percorrenza e rendere l’immissione sulle strade secondarie meno difficoltosa.

Per l’occasione abbiamo sentito il dirigente del servizio Opere Stradali della Provincia Autonoma di Trento l’ing. Mario Monaco. Il dirigente conferma che è stata ultimata la progettazione preliminare per una rotatoria con raggio esterno di 18m ed una larghezza di carreggiata di 9m più un metro di corona centrale pavimentata sormontabile. Alla rotatoria verrà data una pendenza trasversale verso l’esterno in linea con le indicazioni normative più recenti. La progettazione è affidata all’ing. Ciro Angelo Leonardelli, si prevede di finire la progettazione definitiva entro il secondo semestre del 2021 mentre le tempistiche per la necessaria approvazione sono di circa 9 mesi. L’opera è quindi inserita nella programmazione settoriale ed è stato stanziato 1.000.000€ per la realizzazione della stessa.

Attendiamo quindi con ansia la realizzazione anche di questi interventi minori, però cruciali al fine di una sicura percorrenza della nostra viabilità.


Il toponimo Cros de Talao

Si scrive Talao, Talau o Tallao? Sull’origine di questa denominazione e sulle sue varie grafie abbiamo sentito Mauro Valentini, già bibliotecario a Tuenno. “Nelle vecchie mappe – riferisce Valentini – fin dal 1400 il toponimo è scritto con la u finale, quindi Talàu. Secondo gli studiosi di toponomastica deriva dal termine prelatino tal o talo, che significa “piccolo altopiano”.

Un altro esperto di nomi antichi, Gino Brentari di Nanno, rimanda invece alla raccolta di nomi storici della studiosa Giulia Mastrelli Anzilotti per la quale la denominazione italiana è ‘Tallao’ e quella dialettale è ‘Talàu’ (la Cros de Talàu) per indicare la località alla convergenza dei comuni catastali di Mechel, Tuenno e Cles. Omofoni di questo termine ci sono in val Venosta (Talài) e nello svizzero Canton Grigioni (Talèi e Talèin). Secondo altri studiosi come il Lorenzi, la radice ‘Talavo’ farebbe riferimento a ‘terra ghiaiosa’ e con questo significato ricorre nella toponomastica altoatesina: oltre alla Venosta, nella valle dell’Isarco, nel Sarentino e nel Meranese. La Anzilotti non vede invece alcuna attinenza con ‘talea’, pezzo tagliato, che nel ladino dolomitico (Livinallongo, Belluno) significa ‘tronco d’albero commerciale’.

Giacomo Eccher

Ing. Stefano Zanini