A spasso con Angelo

A spasso con Angelo

Escursioni a piedi o in bici per una vita salutare

Segni particolari: 64 anni, di cui 46 spesi dietro al bancone di un panificio, e un numero incalcolabile di chilometri percorsi… per hobby. Basta parlarci un poco per capire che gran camminatore sia Angelo Menapace, ex panettiere di Tuenno. Il fatto particolare è che, di tanta strada percorsa, davvero poca l’ha affrontata da solo: o per meglio dire, senza accompagnare qualcuno.

Da circa un anno è in pensione dopo aver lavorato praticamente per tutta la vita a fare il pane nell’azienda di famiglia, attività ereditata da giovanissimo perché Angelo ha perso il papà a soli vent’anni: “il panificio, attivo da più di 100 anni, fu fondato da mio nonno Marco appena tornato dalla prigionia in Russia dopo la fine della Grande Guerra, poi mio papà – Marco anche lui – ne ha continuato l’attività. Dopo la sua scomparsa ho abbandonato gli studi per portare avanti il panificio assieme a mia sorella Viviana, che ha iniziato con me a gestirlo e ha lavorato al mio fianco fino all’ultimo giorno, e più tardi anche con Roberto, mio fratello, che ci lavora ancora oggi”.

La virtù del pane è che non stanca mai, il suo è uno di quei sapori semplici ma autentici, come la montagna; lo sa bene Angelo, amante della natura e dell’alta quota fin da giovane, nonostante le vertigini: “per questo ho sempre adorato le passeggiate – ma sempre su percorsi tranquilli, anche lunghi ma mai esposti, niente ferrate o escursioni difficili”.

Da una decina d’anni questa passione ha avuto risvolti inaspettati. È successo un po’ per caso, camminando con amici: “facendo spesso gite in compagnia ci siamo detti, perché non organizzarsi con un unico mezzo invece di spostarsi sempre con tante macchine? Così nel luglio 2012 ho organizzato il primo pullmino, che in realtà – complice il rapido passaparola – è diventato un pullman intero. La cosa deve aver funzionato perché da allora abbiamo fatto 180 gite in pullman”.

Di tutte queste gite Angelo è stato promotore ed accompagnatore: non solo ha messo il suo entusiasmo e la sua esperienza al servizio dei gruppi, ma si è anche occupato di organizzare le uscite, di pianificare le escursioni, di trovare le guide e molto altro.

Oggi Angelo organizza 2-3 uscite a settimana, a seconda degli impegni; pur non essendo una guida di professione, studia i percorsi, si informa e si prepara per poter fornire consigli e indicazioni sugli itinerari; e dove non arriva lui, sa sempre a chi rivolgersi: “per i viaggi lunghi mi affido spesso ad Erika Tour, a cui ci appoggiamo per tutte le gite di più di un giorno. Infatti col tempo le gite si sono estese anche all’ambito culturale, sia verso mete italiane (Vicenza, Bergamo, Parma, Foligno, ma anche le colline – e cantine – di Valdobbiadene e Valpolicella) sia estere (Monaco, Innsbruck, Praga, Salisburgo e le sue miniere di sale). Tante gite le abbiamo fatte sui percorsi di guerra, a cominciare da quella del 24 maggio 2015 ad Asiago, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, sotto la guida di Massimiliano Gnesotto, esperto di storia ma anche di botanica e geologia, che ci ha spesso accompagnato; o quelle sul monte Baldo, accompagnati dal botanico amatoriale Luciano Bertolli (purtroppo mancato due mesi fa causa Covid) e dall’ex giudice Carlo Ancona, consigliere SAT e CAI, esperto delle battaglie del Baldo nella I Guerra Mondiale”.

E per quanto riguarda la montagna?

“La maggioranza delle gite le abbiamo fatte in Sudtirolo, dove ci sono tanti bei percorsi, malghe e rifugi organizzati, e anche in inverno i sentieri sono ben battuti. Il mio posto del cuore sono le Odle, in val di Funes. Ma amo tutte le Dolomiti, che sono bellissime”.

Angelo ha organizzato anche tante uscite per tifare il compaesano Luca de Aliprandini in Coppa del Mondo di Sci alpino (Sölden, Garmisch, Alta Badia).

Oggi il giro di persone è molto ampio, col passaparola la notizia si è diffusa e ormai partecipano persone non solo della valle ma da tutto il Trentino (Rovereto, Mezzolombardo, Trento, Val di Sole). Si tratta per lo più di pensionati, ma sono state fatte diverse gite anche con l’oratorio, quindi con tante famiglie e bambini.

Si è pure formato uno “zoccolo duro” di fedelissimi, ci sono persone che hanno partecipato a 170 uscite su 180, ma ci sono sempre anche persone nuove. Le gite che organizza durante la settimana le coordina in modo di fare “car sharing”, per non usare troppe auto.

Quella di Angelo è una passione a tutto tondo, anche quando è a casa coltiva l’interesse a tempo pieno, dai programmi a tema in tv alle guide: “A casa ho più di 200 libri di guide turistiche. Spesso me li procurava anche Mauro Valentini tramite la Biblioteca. Ben venga internet, che è molto d’aiuto, ma il cartaceo è un’altra cosa”.

E da quando è in pensione la dedizione alle escursioni è persino aumentata. “Anche se si tratta di un accompagnamento amatoriale, è comunque una responsabilità. Tanti mi chiamano per consigli, per indicazioni sui percorsi della valle o del Trentino Alto-Adige. E quando devo preparare viaggi dove non sono mai stato, mi attivo per conoscere il territorio. Così anche per me è sempre una nuova scoperta”.

Raggiunta la pensione, Angelo ha scoperto anche un nuovo hobby, la bici: “da circa un anno, quando non sono impegnato a fare o studiare le gite, vado in mountain bike. La passione è sbocciata quando ho scoperto la bici elettrica, che mi facilita molto la scoperta di nuovi giri, anche lunghi, da affrontare senza fatica. In un anno con la bici ho fatto dei bellissimi giri (5000 km.) scoprendo luoghi incantevoli”.

Al momento purtroppo è complicato organizzare dei pullman, vista l’emergenza sanitaria, ma questo non lo ferma: “oggi si va avanti mano a mano, in base all’ispirazione. Nel periodo di lockdown ho riscoperto la Val di Non, dove ci sono tantissimi percorsi anche poco conosciuti”.

A partire dal prossimo numero Angelo Menapace ci porterà alla scoperta dei percorsi più interessanti della Val di Non. Preparate lo zaino e… gambe in spalla!

Daniele Brusinelli