Le frontiere della meteorologia

Le frontiere della meteorologia
Dino Zardi (ideatore del Festival), Marco Cristoforetti (FBK), Mario Del Grosso Destreri (FEM)

L’agricoltura non resta a guardare

Successo per l’evento organizzato da Co.Di.Pr.A. con i vicini Consorzi di Difesa ed Asnacodi all’interno del Festivalmeteorologia 2020. Tecnologia e casi pratici raccontati dagli esperti del settore agricolo.

Nonostante le difficoltà causate da questa pandemia, siamo giunti alla sesta edizione del Festivalmeteorologia e per la terza volta abbiamo avuto l’onore di organizzare l’evento dedicato al mondo dell’agricoltura – ha spiegato Giorgio Gaiardelli, presidente di Co.Di.Pr.A. Un segnale di positività che vogliamo lanciare, un momento di riflessione che ci sprona a reagire con vigore nonostante le difficoltà che tutti viviamo”.

È iniziato all’insegna dell’ottimismo il Festivalmeteorologia di Rovereto che ha visto come primo momento di confronto l’evento dedicato al mondo agricolo dal titolo “Le frontiere della meteorologia, l’agricoltura non resta a guardare”, tenutosi lo scorso sabato 14 novembre con modalità online e organizzato da

Co.Di.Pr.A. in collaborazione con Condifesa di Bolzano, Condifesa di Verona, Condifesa Lombardia Nord-Est e Asnacodi Italia.

Anche Fabrizio Lorenz, presidente Itas Mutua (la compagnia assicuratrice è main sponsor dell’evento) ha voluto evidenziare la vicinanza di Itas al mondo agricolo specialmente in questo momento, sottolineando il ruolo fondamentale “del settore meteo e della Gestione del Rischio per il mondo agricolo specialmente per il territorio trentino. Il nostro ruolo è quello di mettere a disposizione di tutti gli strumenti innovativi, di mitigazione del rischio. Inoltre, per noi diventa fondamentale prevenire i rischi, in quanto partner dell’agricoltore. Oltre a questo l’assicurazione può essere uno strumento che trasferisce il rischio, ad esempio nel mondo finanziario. Possiamo giocare un ruolo importante nella ricerca di nuove soluzioni per permettere alle nostre aziende di continuare a produrre.”

La visione internazionale del mondo assicurativo è stata portata da Jean Francois Lemoux (esperto francese di Gestione del Rischio, già direttore Generale GroupAma e membro Ivass francese) sottolineando come “il settore sia molto statico da un punto di vista di nuovi attori, che si scontra con la forte spinta di innovazione degli attori esistenti, specialmente verso la volontà di trovare nuove soluzioni per coprire un numero sempre maggiore di rischi. Innovazione spinta grazie alla grande disponibilità di dati in concomitanza di tecnologia che riesce ad elaborarli e che deve essere necessariamente a disposizione di tutti per una crescita di tutti”.

La mattinata è proseguita con tre relazioni di spicco dal mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico. In particolare, Dino Zardi, ideatore e coordinatore del Festival Meteorologia, è intervenuto evidenziando l’importanza di creare a costruire sinergie e connessioni tra gli enti di ricerca e come l’Università di Trento ha investito in agricoltura da tempo sia per la didattica, sia per la ricerca e il trasferimento tecnologico anche con la nascita del centro C3A. Spunti condivisi a pieno da Mario Del Grosso Destreri (direttore generale Fondazione Edmund Mach) che ha puntato l’attenzione sulla necessità di fare ricerca su più fronti per riuscire a dare risposte concrete alle numerose domande attuali, dall’uso razionale dell’acqua alla ricerca di una produzione sostenibile. Per il mondo della ricerca ha concluso l’intervento Marco Cristoforetti (ricercatore Fondazione Bruno Kessler) riflettendo sulle condizioni di contesto favorevoli per lo sviluppo di azioni nuove e portando alcuni positivi esempi di collaborazione tra enti, come il progetto PEI Clima e Agricoltura C&A che studia gli eventi estremi meteo come le gelate.

L’evento è continuato con Marica Sartori (direttore Co.Di.Pr.A.) e Yuri Narozniak (amministratore delegato Datafolio) che hanno presentato il nuovo progetto di Asnacodi Italia per i consorzi e le imprese associate: un nuovo ed innovativo strumento mutualistico dedicato a proteggere le imprese agricole dalle conseguenze economiche causate dalla pandemia da Coronavirus che può determinare l’indisponibilità di uomini chiave per l’azienda. L’innovativo fondo mutualistico, che sfrutta nella gestione del funzionamento le enormi potenzialità di una evoluta piattaforma informatica, struttura il proprio intervento sulla base dei principi di mutualità che sono fondamentali per i sistemi dei condifesa.  

I temi della tecnologia, della sostenibilità, della conoscenza ed altri molti ancora legati alle nuove soluzioni da mettere in campo sono stati alla base della tavola rotonda moderata da Antonio Boschetti (direttore de L’Informatore Agrario) che ha visto la partecipazione di Ilaria Pertot (professore C3A), che ha offerto la propria visione sul ruolo dell’istruzione e della ricerca nel trasferire conoscenza, Manfred Pechlaner (direttore Condifesa Bolzano) il quale ha voluto spiegare come le nuove tecnologie abbiano già contaminato il  mondo della Gestione del Rischio: satelliti, big data, ad esempio sono impiegati quotidianamente nel nostro settore. Per le compagnie di assicurazioni è intervenuto Guido Pizzolotto (dirigente Itas), evidenziando la necessità di strutturare nuove soluzioni al fine di mantenere sostenibile il settore assicurativo. Michele Falce (Responsabile Area Produzione & Servizi Agricoli Novamont), ha messo in luce come un modello di crescita corretto possa permettere di creare sia sostenibilità sia reddito. Andrea Piazza (previsore Meteotrentino), ha presentato le potenzialità del progetto nowcasting nel campo agricolo, e Andrea Faustini (responsabile enologico e agronomico Cavit), ne ha raccontato i possibili ambiti attuativi ed operativi in azienda e nei campi. Alessandro Dalpiaz (direttore Apot) ha spiegato l’importanza di mantenere viva l’attenzione sulla risorsa acqua con un approccio multisettoriale e di sistema. Infine, ha chiuso la tavola rotonda Marica Sartori che ha voluto raccontare come il mondo assicurativo e la gestione del rischio possono rivestire un ruolo chiave nel favorire la sostenibilità e un corretto livello di resilienza delle imprese agricole come richiesto dalla nuova Politica Agricola Comune.

Il Festival ha permesso anche di raccontare le ultime novità per il settore della Gestione del Rischio attraverso l’intervento di Andrea Berti, direttore Asnacodi, il quale ha sottolineato l’importanza del momento di cambiamento che stiamo vivendo sia a causa della pandemia ma anche e soprattutto per il comparto per la riforma legislativa in atto che punta a rendere ancora più prioritaria in ambito PAC la Gestione del Rischio. “Siamo, infatti, ha spiegato Berti, in piena rivoluzione legislativa, con la futura PAC alle porte e dove vi è la necessità di trovare soluzioni di digitalizzazione e nuovo approccio infrastrutturale; soluzioni coerenti e sinergiche tra le indicazioni contenute per il mondo della Gestione del Rischio nel piano strategico nazionale e le scelte di investimenti in soluzioni di difesa attiva in ambito locale, serve certezza di interventi mirati e validi che possano ottimizzare investimenti e favorire resilienza imprese”.

L’evento dedicato al mondo agricolo si è chiuso con il contributo delle istituzioni e, in particolare, sono intervenuti Romano Masè (dirigente generale dipartimento agricoltura Provincia Autonoma di Trento) che ha voluto porre l’accento sul fatto che ormai l’innovazione è una necessità per il nostro mondo e richiede sempre di più creare e sfruttare strumenti per incentivare le collaborazioni tra enti e Giulia Zanotelli (Assessore all’agricoltura Provincia di Trento) la quale ha presentato tutte le azioni messe in campo dalla Provincia Autonoma di Trento per sostenere il mondo agricolo in questo particolare momento.

Il presidente di Co.Di.Pr.A. Giorgio Gaiardelli

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